Si impicca durante l’ora d’aria: morta in carcere giovane detenuta

Tragedia nella sezione femminile del carcere di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina): una detenuta si sarebbe tolta la vita durante l’ora d’aria.

Una donna di 30 anni, di origine romena, si è tolta la vita all’interno dell’istituto penitenziario di Barcellona Pozzo di Gotto (Messina).  La giovane, detenuta da poco tempo all’interno della casa circondariale, avrebbe approfittato dell’ora d’aria per raggiungere un albero del cortile esterno e lì impiccarsi con un pantacollant.

Messina detenuta impicca carcere
(BlackMediaHouse – Adobe Stock)

A nulla è valso il rapido intervento degli agenti della polizia carceraria per salvarle la vita, ormai era troppo tardi. La 30enne sarebbe riuscita a compiere l’estremo gesto nonostante l’alta sorveglianza ed il sistema capillare di videocamere.

Messina, detenuta si impicca ad un albero durante l’ora d’aria: inutili i tentativi di soccorso

Messina detenuta impicca carcere
(ElasticComputeFarm – Pixabay )

Nel pomeriggio di ieri, domenica 10 aprile, all’interno del carcere femminile di Barcellona Pozzo di Gotto una detenuta di 30 anni si sarebbe uccisa, impiccandosi ad un albero di nespole sito nel cortile dove viene trascorsa la cosiddetta ora d’aria.

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Stando a quanto riportano i colleghi della redazione di NewSicilia, la giovane di origine romena – che si trovava da poco tempo nella casa circondariale– avrebbe approfittato dell’uscita per compiere l’estremo gesto utilizzando un pantacollant.

Gli agenti si sarebbero accorti quasi istantaneamente dell’accaduto, purtroppo però nonostante il repentino intervento per la ragazza non c’era più nulla da fare. Il suo corpo è stato rinvenuto privo di vita in quello che era lo spazio prima adibito a patio dell’ormai chiuso OPG di Barcellona Pozzo di Gotto.

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La trentenne avrebbe approfittato, quindi, del momento di libertà. Il tutto sarebbe avvenuto sotto gli obbiettivi delle telecamere di sorveglianza– riferisce la redazione di NewSicilia– in prossimità di un occhio che riprendeva proprio una zona vicina al nespolo trasmettendo i video alla Centrale di controllo.

Con ogni probabilità adesso la magistratura aprirà un’indagine per comprendere come si siano svolti i fatti. Di certo saranno visionati i filmati della sorveglianza che sicuramente potranno fornire un quadro più nitido dell’accaduto. Al momento l’ipotesi su cui si indaga è quella del gesto volontario non essendovi elementi che farebbero virare su altro.

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