“Alta infedeltà”. Pietro è un bambinone tradito dalla moglie: torto o ragione? Una storia controversa

“Alta infedeltà”. Il programma racconta storie realmente accadute di amore e tradimenti. I protagonisti troveranno una via di riconciliazione o si diranno addio definitivamente? Scopriamolo

Trascurare la persona che si ama in alcuni casi può essere il pretesto per un tradimento. Giusto o sbagliato? É questa la domanda che viene posta all’interno di una puntata del format “Alta Infedeltà”, in onda sui canali Real Time e Nove.

Alta infedeltà
Game controller (Pixabay)

Non viene data una risposta, si lascia libero lo spettatore di trarre le proprie conclusioni. Davanti ai suoi occhi si svela una storia realmente accaduta in cui i protagonisti raccontano il loro punto di vista in merito a un episodio dove l’adulterio è la tematica principale. E voi, come vi comportereste se vi trovaste invischiati in una situazione come la seguente?

“Alta infedeltà”. Pietro è un bambinone mai cresciuto. Sua moglie Cristina si sente trascurata e…

Alta infedeltà
Alta infedeltà (Instagram)

Ci troviamo a Roma, fine estate 2013. Pietro ha 41 anni ed è il proprietario di un negozio di videogiochi, sua grande passione. Cristina è sua moglie da ben 8 anni; si sono conosciuti a un Luna Park ed è scoccato immediatamente un colpo di fulmine. Lei ha 38 anni ed è un’insegnante di letteratura in un istituto di scuola superiore.

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Alla donna piaceva la tenera ingenuità di Pietro, a lui l’atteggiamento materno della sua compagna, pure troppo.

Accade che. con l’inizio del nuovo anno scolastico, Cristina incontra Luca, docente di francese, con il quale entra subito in sintonia. Insieme parlano di arte, cultura e teatro, fatto che, invece, non avviene con Pietro, sempre totalmente immerso nei suoi videogames.

Una mattina Cristina trova il marito esattamente nella posizione in cui lo aveva lasciato la sera prima, ossia davanti allo schermo con un controller in mano, intento a giocare: ben 16 ore di totale obnubilamento. É la goccia che fa traboccare il vaso. Stacca la corrente elettrica e scoppia una lite tra i due. Lei si sente sempre più trascurata, Pietro non la guarda nemmeno più.

Durante un corso di aggiornamento a Firenze in cui era presente anche Luca accade l’irreparabile. Tra i due divampa una scintilla che si trasforma in passione. Iniziano così una relazione focosa e coinvolgente.

Cristina porta a casa un “souvenir” in ricordo di quei momenti: una t-shirt del suo amante. L’oggetto viene trovato da Pietro che, incuriosito, chiede cosa ci facesse un indumento da uomo tra le cose della moglie. La donna riesce a svicolare adducendo delle credibili scuse e continua parallelamente sia il suo matrimonio, sia la relazione con Luca.

Passano i mesi e l’amante non ne può più del suo ruolo. Pone Cristina davanti a un ultimatum e le chiede di trasferirsi con lui in Francia e iniziare una nuova vita. La donna è in crisi ma, in fondo al suo cuore, sa che è Pietro l’uomo che desidera. Chiude i ponti con Luca di cui le rimane solo una foto in cui, per coincidenza, indossa proprio la maglietta che aveva conservato.

L’immagine viene trovata da Pietro che collega i pezzi del puzzle e scopre il tradimento della moglie. A Cristina non rimane che andarsene.

Triste e sola, fa passare abbastanza tempo affinché suo marito possa incassare il colpo e, con la coda tra le gambe, gli chiede di perdonarla e instradarla alla passione per i videogames.

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Probabilmente Pietro non aspettava altro: l’ha riaccolta con sè e adesso, insieme, hanno avviato un’attività correlata a questo settore. E voi, da che parte state?

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