Maria Tino, scampata al tentato omicidio del marito e poi uccisa dal nuovo compagno

Quella di Maria Tino è la particolare storia di una donna ‘uccisa due volte‘. Scampata al tentato omicidio del marito, che la colpì con 28 coltellate, la donna è stata poi uccisa a colpi di pistola dal nuovo compagno.

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Maria Tino (Foto dal web)

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Il primo marito ed il tentato omicidio

Ci troviamo in Campania, precisamente a Dragoni, comune della provincia di Caserta. Maria Tino è una giovane donna con la passione per i lavori di sartoria. Si sposa molto giovane con Angelo Gabriele Ruggiero, da cui avrà due figli. Il matrimonio va male. Angelo si rivela essere un padre padrone, aggressivo, geloso e possessivo. L’uomo inoltre ha il vizio del gioco, a causa del quale spende tutti i suoi soldi e quelli della moglie. Maria è costretta ad ingegnarsi in mille modi per portare avanti la sua famiglia e la situazione diviene sempre più insostenibile. Passano gli anni e alla fine la donna prende la decisione di separarsi dal marito, il quale però non accenna a rassegnarsi. Comincia un periodo da incubo per Maria: Angelo la perseguita, la tormenta con chiamate e messaggi continui, le entra in casa di nascosto, la aggredisce, la minaccia di morte.

Se Maria ha trovato il coraggio di lasciare il marito lo deve in parte anche ad un altro uomo, Massimo Bianchi, un uomo schivo e solitario, non ben visto nel paese. Massimo e Maria si avvicinano sempre di più e, grazie a lui, la donna ritrova un po’ di quella serenità perduta.

Arriviamo al 2016. E’ una sera di giugno, Maria è al telefono con Massimo. Angelo entra di nascosto in casa della ex moglie, ascolta la telefonata con l’altro uomo ed è colto da una gelosia ed una rabbia incontrollate. Afferra un coltello e si scaglia contro la donna colpendola ben 28 volte. Dopo aver massacrato la donna, lascia la casa e va a costituirsi in caserma. E’ convinto di averla uccisa, non si è accorto che Maria invece, respira ancora.

Il secondo aguzzino 

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Angelo Gabriele Ruggiero, Maria Tino, Massimo Bianchi (Foto dal web)

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Testimone di quanto accaduto è proprio Massimo. L’uomo era ancora in linea quando la donna è stata aggredita, e ha subito avvertito i figli di lei, usciti di casa da poco, per farli andare in suo soccorso. In qualche modo è stato proprio Massimo a salvare la vita di Maria.

Maria Tino sopravvive, e dopo un lungo periodo di convalescenza in ospedale può finalmente tornare a casa dalla sua famiglia. Riconoscente per ciò che ha fatto per lei, Maria continua e rende ufficiale la sua relazione con Massimo. Nessuno nella famiglia di lei, accetta questa storia. Maria però rimane ferma nella sua decisione. Massimo si mostra attento e premuroso, l’ha aiutata sia dal punto di vista emotivo che da quello economico, l’ha aiutata a ritrovare la serenità che aveva perso e lei decide, nonostante abbia tutta la sua famiglia e soprattutto i suoi figli contro, di portare avanti questo rapporto.

Anche questa volta però le cose iniziano a peggiorare. Massimo si mostra molto possessivo nei confronti di Maria, che invece interpreta questa sua gelosia come dimostrazione d’amore. A pesare a Massimo soprattutto è la difficile situazione che i due devono vivere a causa della famiglia di lei. Massimo vorrebbe vivere con la donna, ma non può farlo perché i figli di lei non vogliono neppure che lui entri in casa. Diventa sempre più insistente su questo punto con Maria che, dopo circa un anno di relazione, decide di chiudere. Comunica la sua intenzione a Massimo che però non riesce a darsi pace e le rinfaccia tutto ciò che ha fatto per lei in quei mesi.

L’omicidio

E’ il 13 luglio 2017, è passato più di un anno da quando Maria è riuscita a sopravvivere alle 28 coltellate infertele dall’ex marito. Quella mattina la donna ha chiesto al compagno una pausa di riflessione e da lì è scaturita una forte lite. I due comunque si separano, ma il litigio riprende nel pomeriggio tramite messaggi. Proprio durante quel lungo pomeriggio Massimo, armato di pistola, raggiunge la donna, che si trova seduta in una panchina di una piazzola del paese, e la uccide sparandole 3 colpi, di cui uno alla testa.

Ha perso così la vita Maria Tino, scampata dalle mani del suo primo aguzzino e finita in quelle di un altro altrettanto pericoloso.

Le condanne

Il primo marito di Maria, Angelo Gabriele Ruggiero, è stato condannato per tentato omicidio a otto anni e quattro mesi. L’assassino di Maria, Massimo Bianchi, è stato invece condannato, in primo grado, a 19 anni di carcere.

 

 

 

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