Sorelle sfregiate con l’acido: arriva l’identità della colpevole dell’insano gesto, rea confessa

Sorelle sfregiate con l’acido a Napoli. Arriva la confessione della colpevole dell’insano gesto che ha mutilato due giovani ragazze di 24 e 17 anni: si tratta di una parente. Continuano le indagini

Un caso di cronaca ha scosso l’opinione pubblica pochi giorni fa. Due giovanissime sorelle di 24 e 17 anni sono state sfregiate intorno all’una di notte di domenica scorsa mentre si trovavano sul corso Amedeo di Savoia a Napoli.

Sorelle sfregiate a Napoli
Luogo in cui sono state sfregiate due sorelle a Napoli (Foto Ansa)

Sono state letteralmente vittime di una spedizione punitiva quando, durante una passeggiata mentre stavano per rientrare a casa, sono state avvicinate da un gruppo di persone che avrebbero lanciato addosso il contenuto di una bottiglia contenente acido. Le ragazze sono state ricoverate urgentemente all’Ospedale Cardarelli di Napoli con ustioni dovute al contatto con il liquido che coinvolgono il volto e le braccia. Fortunatamente non sarebbero in pericolo di vita.

Sorelle sfregiate a Napoli: chi è l’autrice principale del gesto spregevole

Sorelle sfregiate a Napoli
Luogo in cui sono state sfregiate due sorelle a Napoli (Foto Ansa)

Una donna è rea confessa del gesto criminale avvenuto a Napoli nella notte di domenica scorsa e che ha comportato gravi ustioni da acido a due sorelle, rovinosamente sfregiate.

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Si tratterebbe di una zia delle vittime, una giovane donna di 22 anni, che aveva già attirato l’interesse degli inquirenti e messa nella lista dei sospettati.

É giunta la sua confessione dopo essersi recata in questura ed essere stata ascoltata nelle scorse ore. Ha ammesso le sue responsabilità. A quanto pare il movente risiede in pesanti dissidi familiari sorti in contrasto con le due nipoti.

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La zia delle sorelle sfregiate si trova attualmente in stato di fermo. Il reato imputatole è “deformazione dell’aspetto della persona mediante lesioni permanenti del viso”. La pena prevede una reclusione che va dagli 8 ai 14 anni.

Non si esclude il coinvolgimento della donna anche nell’incendio dell’automobile delle nipoti (una Smart) avvenuto nella notte dell’11 maggio.

Ancora da individuare i nomi delle altre persone coinvolte nel raid punitivo.

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