Caso Del Pozzo: ancora dubbi sul movente. Le parole del legale di Patti

Un interrogatorio estenuante quello di Martina Patti, la giovane donna che lo scorso 13 giugno avrebbe ucciso sua figlia, la piccola Elena Del Pozzo, di soli cinque anni, nella zona del catanese. Prima il tentativo di deviare il corso delle indagini con un falso rapimento eseguito da tre uomini incappucciati, poi però la confessione, che ad oggi resta alquanto farraginosa.

Le parole dell'avvocato di Martina Patti sull'omicidio della piccola Elena
Foto di djedj da Pixabay

Martina, infatti, nonostante abbia affermato la sua colpevolezza non ha ancora specificato il movente, che l’avrebbe spinta a commettere l’orrendo gesto. Sembrerebbe essere stata spinta dalla gelosia provata nei confronti della attuale compagna di Alessandro Del Pozzo, a cui Elena si stava affezionando particolarmente; anche il rapporto con i nonni paterni, però, sembrerebbe aver dato “fastidio”, tanto che la bimba è stata uccisa il giorno dopo aver dormito a casa loro.

Le parole dell’avvocato: “ha agito come se non fosse lei, come se avesse avuto una forza sovrannaturale alla quale non ha potuto resistere e non c’è stato un pensiero che l’ha potuta frenare”

elena del pozzo foto morte
Elena Del Pozzo (Instagram)

Il legale della ventitreenne, il penalista Gabriele Celesti, ha dichiarato “È stato un interrogatorio drammatico, lei non è una donna fredda e calcolatrice, ma una donna che sta prendendo consapevolezza del fatto. E’ ovviamente sconvolta, perché ha sconvolto non solo la propria vita, ma anche quella della propria famiglia e quella del suo ex compagno. E le ripercussioni saranno gravi”.

Di certo saranno molte le questioni che Martina Patti dovrà affrontare nel prossimo periodo a partire da quelle penali, fino a quelle psicologiche, dato che la donna pian piano si sta rendendo conto, a parere dell’avvocato, di quello che ha fatto. Ma saranno anche tutti gli altri a risentire del drammatico evento: dal papà della bimba, ai nonni.

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L’ipotesi di una perizia psichiatrica, quindi, risulterebbe plausibile, pur essendo troppo presto per confermarla al momento. “Una perizia? Noi faremo gli accertamenti del caso con uno specialista per vedere se ci sono rilievi di profilo psichiatrico che possono avere influito sul fatto. Ma una valutazione su questo oggi è prematura. Poi tecnicamente cercheremo di fare tutto quello che possiamo fare anche per colmare le lacune che ancora ci sono nelle indagini” ha affermato Celesti.

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Prevista, invece, per giovedì l’autopsia del corpo della bambina, che metterà a tacere i molti dubbi legati alla dinamica: per ora la giovane, in sede di interrogatorio, avrebbe detto che l’omicidio di sarebbe consumato sul luogo del ritrovamento, un terreno a poche centinaia di metri dalla casa di Mascalucia.

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