Scambiano un tumore per una forte ansia. La storia di Emma Capper

Una poliziotta inglese di 39 anni ha scoperto per caso di avere un tumore al cervello. Le era stata diagnosticata solo forte ansia. 
Emma Capper una donna inglese di 39 anni, ha scoperto in un modo piuttosto singolare di avere un tumore.
Emma Capper la battaglia contro il cancro al cervello
foto da Pixabay
Da qualche tempo accusava alcuni sintomi piuttosto particolari; i primi ad essere avvertiti dalla malcapitata sono stati nello specifico: emicranie, ma anche vertigini, difficoltà a girare la testa, insuccesso a poter mantenere una posizione eretta, forte ansia e malessere.

La battaglia di Emma Capper contro il tumore al cervello. “Se non fossi andata al pronto soccorso quel giorno, non l’avrei mai scoperto”

Emma Capper la battaglia contro il cancro al cervello
foto da Pixabay
I medici da lei ascoltati hanno sottovalutato la situazione, considerandola una normalissima forma di stress. È stata, quindi, dimessa dall’ospedale con una cura del tutto inappropriata a base di betabloccanti.
Emma, tre figli e un lavoro come poliziotta che adora, si era fidata dei pareri ricevuti, finché un giorno non è peggiorata drasticamente, capendo che non poteva trattarsi solo di un disturbo dato dall’ansia. Arrivata in pronto soccorso le hanno iniziato le analisi e tramite una tac alla testa le hanno scoperto un tumore al cervello. La donna aveva in passato già combattuto un male del genere, al seno.
Come la maggior parte delle neoplasie, anche questa è stata diagnosticata per puro caso. Una fortuna, in realtà, dato che una volta conosciuta l’origine del suo male, Emma ha potuto intraprendere tutte le cure del caso.
Portata in una struttura specializzata, ha effettuato una operazione al cranio, la quale è riuscita nel migliore dei modi.
«Se non fossi andata al pronto soccorso quel giorno, non l’avrei mai scoperto. Non so come facevo a lavorare ogni giorno. Fino a quando la mia testa non è stata scansionata, non era possibile sapere se il tumore fosse lì o meno. Parlando con i medici in ospedale, mi hanno detto che il sintomo successivo sarebbero state le convulsioni».
Una storia a lieto fine, dato che il tumore è stato non solo preso in tempo, ma anche tolto completamente.
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