Sara Ben Salha rilascia a Repubblica un’intervista in cui commenta la conoscenza fatta nel carcere di San Vittore con Alessia Pifferi, colpevole di aver fatto morire la figlia Diana (18 mesi) di stenti, lasciandola a casa da sola
La vicenda della piccola Diana, lo scorso mese, ha fatto balzare un’altra volta in prima pagina un caso di infanticidio. Il decesso della bambina di 18 mesi, lasciata sola a casa dalla madre Alessia Pifferi è stato ed è tutt’ora un triste episodio che riecheggia nei giornali di tutto il paese.
L’intervista rilasciata a Repubblica e la vicinanza con la Sara Ben Salha
A far clamore ultimamente, però, è stata la testimonianza di una rapper, che per pura coincidenza è stata la vicina di cella della 37enne colpevole di aver lasciato in balia di se stessa sua figlia, morta di stenti, per poter passare una settimana a Bergamo in compagnia del nuovo compagno.
La donna avrebbe fatto anche ritorno a Milano, città in cui abitava e dove aveva lasciato la piccola senza custodia, ma non avrebbe fatto visita alla figlia per verificare le sua condizioni. Il racconto è stato rilasciato da Sara Ben Salha, già nota per aver fatto da “esca” nella questione tra i due rapper Touché e Simba La Rue.
“Si è aperta molto con me, non nega assolutamente le sue colpe”. Ecco le dichiarazioni
La 20enne si sarebbe lasciata andare con il quotidiano Repubblica, ad una intervista in cui ha commentato anche la sua vicinanza con la Pifferi. La giovane sta scontando attualmente la sua pena ai domiciliari, ma per due settimane è stata reclusa nel carcere di San Vittore, dove ha incontrato la madre di Diana.
Su di lei avrebbe detto:
«Si è aperta molto con me, non nega assolutamente le sue colpe, soffre molto, ha passato le sue giornate a piangere sdraiata in silenzio a fissare il soffitto. Non è un mostro ed è sola al mondo, la famiglia le ha voltato le spalle, il compagno è sparito, le altre detenute la odiano».
Un commento del tutto personale, risultato di una esperienza diretta della rapper, ma che è stato anche criticato duramente.