Canone Rai, novità in arrivo per il 2023: chi lo riceverà in bolletta

Novità in arrivo per il Canone Rai che a partire dal 2023 prevedere altre regole da seguire: ecco cosa sta per succedere

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Telecomandi (Pixabay) YESLIFE.IT

C’è aria di cambiamenti in ambito tasse e in particolare dobbiamo fare riferimento all’imposta televisiva. L’Unione Europea ha dato delle indicazioni chiare: dal 2023 cambierà completamente il modo di riscossione, ma non per alcune categorie che continueranno a riceverlo in bolletta.

Da mesi il Canone Rai è tornato ad essere uno degli argomenti più gettonati e gli italiani sono curiosi di conoscere tutti i dettagli al riguardo. I cambiamenti legati alla tassa sono dietro l’angolo e a partire dal prossimo anno, le scadenze subiranno delle variazioni.

Canone Rai, che cos’è

Il Canone Rai è un’imposta sul possedimento di apparecchi che si adattano a ricevere i vari programmi e film. In realtà la tassa risale al 1938, nato sotto forma giuridica con il regio decreto.

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Canone Rai (Instagram) YESLIFE.IT

Esistono due tipi: il canone ordinario che è una tassa nominale che fa riferimento a chi possiede uno o più apparecchi televisivi; il canone speciale, invece, riguarda i proprietari di televisori e apparecchi radiofonici che hanno un’attività, scollegata dall’ambito familiare. In questo caso la quota cambia a seconda della tipologia del negozio e ad altri fattori.

Novità in arrivo

Non ci sono ancora certezze riguardanti i cambiamenti da apportare sul canone Rai. Sarà il nuovo esecutivo che dovrà affrontare la situazione e mettere in atto delle variazioni.

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Televisione (Pixabay) YESLIFE.IT

Secondo l’opinione pubblica, bisognerebbe fare riferimento alla dichiarazione dei redditi affinché venga combattuta l’eveasione fiscale.  Inoltre, molti ritengono che sarebbe opportuno modificare la legge che risale al 1938 visto che i cittadini pagano il canone facendo riferimento ancora all’epoca.

Quindi, la questione riguarda soprattutto i soggetti che sono tenuti a versare la quota ogni anno da molto tempo e a decidere quali sono le modalità migliori per recepire la somma.

Come accennato in precedenza, l’importo varia a seconda della categoria di appartenenza: per gli hotel, residenze, alberghi la cifra gira intorno ai 203,70 euro. Ma l’Unione Europea ritiene che ci sia chi non dovrebbe pagare tale tassa.

La Rai dal canto suo sembra non aver recepito il parere degli italiani e le richieste dai piani alti, ma presto tutto dovrà seguire un iter diverso. Siamo in attesa di aggiornamenti.

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