Laura Pausini e il grande rifiuto: momento non atteso

Laura Pausini al centro della polemica: è bastato un no per far scoppiare il finimondo. Nessuno se lo aspettava

Laura Pausini
Laura Pausini (Instagram) YESLIFE.IT

Laura Pausini è una delle artiste italiane più amate al mondo. La conoscono e l’ammirano tutti, ma questo non significa che sia esentata dalle polemiche. Questa volta al centro del dibattito, sui social e non solo, c’è finita proprio lei, una delle cantanti più amate.

Tutto è nato per via di un suo rifiuto ed in men che non si dica si sono tratte delle supposizioni sul pensiero della nostra Laura. Lei però non ci sta e mette tutti a tacere.

Laura e la canzone rifiutata: i dettagli

È bastato un no in diretta tv a Laura Pausini per essere trascinata nel vortice delle polemiche. Ospite del programma spagnolo tv “El Hormiguero”, con Luis Fonsi, Pablo Lopez e Antonio Orozco, coach di “La Voz”, versione spagnola di “The Voice”, la cantante si è rifiutata di intonare una canzone, italiana, conosciuta in tutto il mondo ed in particolar modo in Spagna.

Si tratta di “Bella Ciao” diventata popolarissima grazie alla serie Netflix da record La casa di Carta. “No, no, no… È una canzone molto politica e non voglio cantare canzoni politiche…” ha detto subito l’artista e così si è passato ad altro. Finito tutto lì se non fosse stato per la valanga di polemiche che ne sono nate.

Laura Pausini blocca tutti: “Non voglio che..”

Non voler cantare “Bella ciao”, la canzone della resistenza italiana al fascismo, ha portato molti a fare conclusioni sulle inclinazioni politiche della Pausini con un eco così forte da essere arrivato in un attimo anche in Italia.

 “Stare dalla parte del fascismo” e “non voler perdere i contratti televisivi qualora vinca la Meloni” per Laura sono stata accuse e critiche che non si possono tollerare e così ha zittito tutti con una replica molto precisa:

“Non canto canzoni politiche di destra o di sinistra. Quello che penso della vita lo canto da 30 anni. Che il fascismo sia un imbarazzo assoluto sembra ovvio a tutti. Non voglio che nessuno mi usi per la propaganda politica. Non inventare ciò che non sono”.

Insomma il messaggio è chiaro: l’artista non vuole essere avvicinata a correnti politiche e né tantomeno strumentalizzata per fini propagandistici.

 

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