229° giorno di conflitto in Ucraina: gli ultimi aggiornamenti evidenziano ancora la cruda violenza di un’escalation irreversibile.
Avanza senza sosta l’offensiva russa sul territorio ucraino. Siamo al 229° giorno di conflitto e ancora nessuno spiraglio diplomatico al confine tra i due paesi belligeranti. Le notizie riportano solo drammatiche notizie e gli ultimi aggiornamenti evidenziano la cruda violenza di un’escalation irreversibile.
Tragico lunedì per l’Ucraina: a denunciare le crudeltà dell’avanzata russa è il portavoce della Polizia Nazionale Maryana Reva. Stando alle sue ultime dichiarazioni (lunedì, 10 ottobre), la Federazione Russa non intende indietreggiare. L’esplicitazione della volontà di Mosca si è accesa nei cieli di Kiev e di altre 14 regioni dell’Ucraina.
Il bilancio del raid è salito a 10 morti e 64 feriti
Nella mattinata di questo lunedì, 10 ottobre, la Russia ha svegliato Kiev e altre 14 regioni del Paese ucraino con razzi, esplosioni e droni.
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229esimo giorno di guerraEsplosioni nel centro di #Kiev, morti e feriti
Raid a #Zaporizhzhia #Sloviansk #Dnipro #Leopoli
I russi avanzano verso #Bakhmut
Missile vicino ufficio di #Zelensky[#Foto @MattiMaasikas ambasciatore #Ue in Ucraina]👇 pic.twitter.com/wXb3nsZ4q7
— Tv2000.it (@TV2000it) October 10, 2022
Secondo le ricostruzioni rilasciate dalla Tass forti esplosioni, fumo e macerie hanno avvolto la capitale e diverse città dell’ucraina intorno alle ore 8:20 locali: l’allerta aerea durata all’incirca 5 ore e mezza.
Il primo bilancio delle vittime del raid è stato rilasciato portavoce della Polizia Nazionale Maryana Reva citata dall’Ukrainska Pravda. Tuttavia, l’iniziale stima provvisoria, 10 morti e 60 feriti, è salita a 11 vittime e almeno 64 feriti, secondo gli ultimi aggiornamenti rilasciati dal servizio di emergenza statale ucraino citato dal Guardian.
La vendetta del Cremlino per l’attacco al ponte di Kerch
L’attacco missilistico di questo lunedì simboleggia la vendetta del Cremlino con riferimento all’esplosione al ponte di Kerch, simbolo dell’annessione della Federazione Russa alla Crimea; “atto terroristico” agli occhi del presidente russo Vladimir Putin.
Chi cerca il dialogo con Putin fallisce: Putin è un terrorista che parla con i missili