L’effetto della cocaina sull’organismo è tanto rapido quanto potente. La sostanza, agendo sui sistemi dopaminergici e noradrenergici, induce una stimolazione immediata del sistema nervoso centrale, con sensazioni di euforia, energia e lucidità. Tuttavia, questo stato di iperattivazione è solo transitorio: segue un brusco calo dei livelli di dopamina e serotonina, che lascia spazio a irritabilità, ansia e malinconia. La ciclicità tra euforia e caduta emotiva è alla base dei principali effetti cocaina, poiché alimenta un bisogno crescente di riassunzione. Tale meccanismo, tipico delle sostanze a rapido rinforzo, consolida un modello di dipendenza neurobiologica e comportamentale di difficile interruzione.
Gli effetti collaterali della cocaina si estendono ben oltre il momento dell’assunzione. L’aumento della frequenza cardiaca, la vasocostrizione e la pressione arteriosa elevata espongono il soggetto a un rischio significativo di infarto e ictus anche in età giovane. L’uso cronico, inoltre, compromette la memoria di lavoro e la capacità di giudizio, incrementando la tendenza all’impulsività e all’aggressività. Non di rado, a distanza di mesi, si osservano alterazioni dell’umore, sintomi depressivi e un progressivo deterioramento della vita relazionale. L’associazione con l’alcol, poi, è particolarmente pericolosa poiché genera cocaetilene, un composto tossico e altamente cardiolesivo.
Affrontare una dipendenza da cocaina richiede un intervento multidimensionale. Le terapie farmacologiche possono agire sul piano neurobiologico, ma la remissione stabile dipende dal lavoro psicologico e relazionale. Il percorso terapeutico mira a restituire alla persona la capacità di riconoscere i propri stati interni, di tollerare l’impulso e di sviluppare strategie di regolazione alternative alla sostanza. La costruzione di un’alleanza terapeutica e la presenza di una rete di sostegno familiare rappresentano i fattori predittivi più rilevanti di successo nel trattamento.
Come approfondito dall’Istituto Europeo delle dipendenze (IEuD), l’obiettivo clinico non è soltanto interrompere l’assunzione, ma ricostruire una vita appagante, libera dalla sostanza e per questo forse con nuovi significati. Nei soggetti che hanno fatto uso di cocaina, il recupero della regolazione emotiva e della funzione simbolica del pensiero costituisce il vero indice di guarigione. Il trattamento efficace, dunque, non si limita a ridurre gli effetti della cocaina, ma promuove un percorso di un vero e proprio riavvicinamento a sé, alla propria vita, per poter anche eventualmente cambiare ciò in cui non ci si riconosce più, facendo scelte nuove e consapevoli.