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La tragedia: Piero, il giovane che sognava un’altra vita all’estero

Tragica fine per Piero, un giovane che sognava un’altra vita e si era trasferito in Nuova Zelanda

Sognava di farsi una vita diversa all’estero, lontano dall’Italia, alla ricerca di esperienze diverse. Il 21enne cistranese Piero Blonda, è morto in un drammatico incidente stradale verificatosi nei pressi di Shannon. E’ accaduto in Nuova Zelanda, dove si era trasferito da qualche mese per imparare la lingua inglese e lavorare. La moto a bordo sulla quale viaggiava, si è scontrata con un camion. Il  21enne si era trasferito in Nuova Zelanda con la speranza di trovare un futuro migliore di quello che poteva avere in Italia. Le cause sono ancora in corso di accertamento. Una vera e propria tragedia, che è stata comunicata immediatamente alla sua famiglia che vive a Casalini, la più popolosa frazione di Cisternino. Profondo e sentito cordoglio, nell’intera cittadina brindisina della Valle d’Itria. Nel frattempo, dall’Italia, si sono già attivate le procedure atte al rientro della salma e, da Cisternino, una meritoria e spontanea raccolta fondi per aiutare la famiglia a farsi carico delle spese.

Il giovane che sognava una nuova vita: il cordoglio

Sono stati tanti i messaggi postati, per Piero, sui social network da parenti, amici, conoscenti e concittadini. “Ciao a tutti, molti già sapranno della perdita di Piero Blonda, ex studente del nostro istituto, purtroppo è stato coinvolto in un incidente in Nuova Zelanda e la sua famiglia necessita di un aiuto per poter far rientrare la salma nel suo paese, chiunque volesse contribuire potrà farlo tramite una donazione“, si legge nel gruppo Facebook della scuola che aveva frequentato a Locorotondo: “Voglio ricordarti con il sorriso sempre stampato in faccia, con una voglia di vivere la vita sempre a tremila, mai una foto o un momento in cui eri triste. La tristezza proprio non era per te. Ma ora siamo noi ad essere tristi perché non ci sei più, ci hai lasciati troppo presto e con un dolore davvero immenso. Eravamo “procugini” ma per quanti momenti abbiamo trascorso insieme la parola giusta è fratelli“, ha scritto un suo parente ma, soprattutto amico.

Piero

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