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Covid 19

Coronavirus, monitoraggio settimanale Iss: l’andamento dell’epidemia in Italia

Anche questa settimana l’Iss ha divulgato il suo monitoraggio sulla pandemia da coronavirus in Italia: in calo sia incidenza dei casi che indice Rt medio.

La pandemia, diversamente dallo Stato di emergenza, non è finita. Continuano a ripeterlo le istituzioni che dal 31 marzo scorso hanno sì deciso di allentare le misure di contenimento, ma contestualmente hanno continuato a predicare prudenza.

(Ansa)

Ed è proprio un atteggiamento responsabile l’unica chiave che potrà permettere al Paese di tornare alla sua normalità. Stando all’ultimo monitoraggio settimanale dell’Iss, divulgato oggi, pare che il quadro pandemico sia tornato a mostrare segni di miglioramento. In calo incidenza dei casi e indice medio di contagio. Stabili le occupazioni nei reparti di terapia intensiva, mentre in leggero aumento si attestano nelle aree mediche.

Monitoraggio Iss, quadro pandemico in miglioramento: in calo indice di contagio e incidenza casi

(Ansa)

Stando all’ultimo monitoraggio dell’Iss, stilato in uno al Ministero della Salute, per questa settimana pare che il quadro pandemico sia tornato a mostrare segni di miglioramento.

Secondo quanto emerso, come si evince dal report pubblicato sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità, il livello di incidenza settimanale – dal 1 al 7 aprile– è sceso a 776 casi ogni 100mila abitanti a fronte degli 836 della scorsa. Quanto all’Rt medio invece, si è passati dall’1,24 della scorsa settimana all’1,5.

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Magra consolazione quella relativa al tasso di occupazione nei reparti di terapia intensiva che resta fermo al 4,7%. Nessuna crescita, nessuna diminuzione. Stesso non può dirsi per l’occupazione in aree mediche che salgono al 15,5% rispetto al 15,2%.

Più nello specifico, effettuando un focus a livello regionale è emerso che solo una realtà sarebbe a rischio alto. Circostanza dettata da molteplici alert di resilienza. Undici le Regioni/Province Autonome, invece, a rischio moderato di cui due con alta probabilità di progressione a rischio alto. Tutte le altre, fortunatamente, sono state catalogate a basso rischio.

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Sono undici, però, le regioni che fanno registrare almeno un’allerta di resilienza, mentre due molteplici. In calo i casi tracciati tramite contact traking, dato sceso di un punto percentuale rispetto alla scorsa settimana passando dal 14% al 13%.

In aumento, invece, i casi confermati a seguito della comparsa di sintomatologia, mentre sono in calo quelli rilevati attraverso screening.

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