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Cronaca

81enne ammazzata a coltellate: 27 anni di carcere per il suo aguzzino

Muore una 81enne. La donna sarebbe stata uccisa nella sua abitazione; un addetto delle pulizie è stato condannato a 27 anni di carcere e risarcimento per le parti civili
Arresto (Pixabay) YESLIFE.IT

Il fatto è accaduto circa un anno fa, esattamente il 13 settembre 2021, quando Saverio Masecorto sferrò otto coltellate contro l’anziana Anna Lucia Lupelli, mentre si trova nella sua abitazione nel quartiere di Carassi a Bari, in Puglia.

La dinamica dei fatti. L’omicidio sarebbe stato premeditato e organizzato nei minimi dettagli dal killer

L’uomo, un 51 enne, è stato ritenuto colpevole dei reati di omicidio volontario aggravato dalla premeditazione e rapina; secondo la ricostruzione dei fatti eseguita ad opera degli degli uomini della Squadra mobile, coordinati dal pm Claudio Pinto, l’assassino si sarebbe procurato l’arma, un coltello, il giorno prima di compiere l’orrendo gesto. Poi, avrebbe suonato alla porta dell’anziana  e con una scusa, la semplice richiesta di un bicchiere d’acqua, si sarebbe introdotto in casa e avrebbe portato a termine il delitto.

Lampeggiante (Pixabay) YESLIFE.IT

Saverio Masecorto conosceva bene la vittima, dato che lavorava nello stabile in cui viveva la malcapitata da oltre 10 anni come addetto alle pulizie. Al verdetto per la sua condanna da parte delle corte di Assise, ha assistito collegato da remoto, mentre era in carcere: per lui la condanna è di 27 anni.

La pena e il risarcimento alle due figlie della vittima e all’associazione “Fermi con le mani”

Il 51enne dovrà risarcire anche le due figlie dell’anziana donna e l’associazione antiviolenza “Fermi con le mani”. Alle prime due andranno 20 mila euro a testa, mentre alla onlus una somma pari a 1000 euro.

Tribunale (Pixabay) YESLIFE.IT

L’uomo era stato incastrato già dopo soli due giorni dall’omicidio. Un aiuto fondamentale, al tempo, era giunto dalle telecamere di sicurezza di un negozio e dalle testimonianze dei vicini di casa della donna.

Inoltre aveva abbandonato alcuni oggetti, fondamentali per la risoluzione delle indagini, nei secchi della spazzatura appena fuori l’abitazione della vittima.

Probabilmente l’assassino aveva una urgente necessità di denaro, data forse da debiti, tanto che oltre al bancomat dell’anziana aveva preso anche 1000 euro in contanti trovati in casa al momento dell’omicidio.

 

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