Adattare le strategie di pubblicità su Internet ai trend di mercato: AI, GEO e altre novità recenti

Di questi tempi il web risulta colmo di una nuova generazione di contenuti: video realistici ma mai girati, immagini sorprendenti e testi credibili ma mai scritti da esseri umani stanno diventando la normalità.

Le Intelligenze Artificiali generative hanno fatto irruzione nello spazio digitale ridefinendo l’estetica e il tono dei messaggi online, oltre che il modo in cui vengono percepite le informazioni. In apparenza innocui e spesso usati a scopo ludico o promozionale, questi contenuti stanno plasmando le abitudini cognitive e informative del pubblico.

Roma bambina post Facebook madre

Contemporaneamente, il modo in cui si accede e si consuma l’informazione sta subendo un’evoluzione silente ma piuttosto profonda. Oltre a generare contenuti, le AI hanno iniziato “a cercare informazioni per noi. Se fino a ieri l’utente si affidava ai motori di ricerca per esplorare fonti e siti web, oggi riceve risposte sintetizzate, personalizzate e immediatamente fruibili.

Questo cambiamento modifica la logica stessa della visibilità online, trasformando la pubblicità su Internet per aziende in una disciplina ancora più complessa di quella finora conosciuta. Scopriamone i tratti più importanti.

Generative Engine Optimization: perché serve un nuovo approccio alla struttura del contenuto

La comparsa delle AI generative nella vita quotidiana degli utenti sta cambiando le regole della visibilità online. Le risposte offerte da sistemi come ChatGPT, Gemini o Perplexity sintetizzano, filtrano e reinterpretano, quindi rispondono in modo personalizzato. Quindi chi ha una presenza online, oggi, deve occuparsi anche di essere leggibile e rintracciabile dalle AI.

Queste tecnologie, tuttavia, non “leggono” come un essere umano: decodificano pattern, modelli strutturali, relazioni tra concetti, coerenze sintattiche e segnali semantici.

Questo impone di rivedere la creazione dei contenuti digitali, cioè progettarli affinché siano adeguati alla machine readability, cioè la leggibilità per le macchine.

È da queste considerazioni che inizia a farsi strada il concetto di GEO – Generative Engine Optimization, un’evoluzione della SEO tradizionale. Oltre a sfruttare le keyword strategiche e migliorare la reputazione in rete, si aggiunge l’esigenza di strutturare il contenuto secondo criteri formali e semantici adatti alle AI.

Questo implica ad esempio, scrivere in modo logicamente lineare e formalmente chiaro e utilizzare dati strutturati (schema.org, JSON-LD) per aiutare l’AI a comprendere contesto e significato. Al tempo stesso è necessario evitare ambiguità sintattiche o semantiche e mantenere rigore e pulizia nel codice HTML.

SEO, AI e le reazioni dei motori di ricerca: un equilibrio da governare

Mentre le AI generano risposte sempre più complesse e personalizzate, i motori di ricerca e le grandi piattaforme non stanno a guardare. Google, ad esempio, ha reagito rafforzando i suoi criteri E-E-A-T (Experience, Expertise, Authoritativeness, Trustworthiness), per contrastare la proliferazione di contenuti sintetici, impersonali e potenzialmente fuorvianti.

Anche i social network si stanno adeguando: TikTok, Instagram, LinkedIn e Facebook hanno cominciato a distinguere e segnalare i contenuti generati da AI. Alcune piattaforme richiedono l’etichettatura automatica, altre penalizzano la reach organica di materiali percepiti come poco autentici.

Questo comporta una necessità crescente di trasparenza e autenticità, anche nelle strategie pubblicitarie.

Strategie di pubblicità per aziende online

Alla luce di questi cambiamenti, le aziende devono ripensare radicalmente le proprie strategie di presenza online.

Fare pubblicità su Internet oggi richiede di progettare un insieme coerente di contenuti, strutture e tecnologie che possano, al tempo stesso, essere indicizzati correttamente dai motori di ricerca tradizionali, essere “letti” e riutilizzati efficacemente da chatbot e sistemi AI e, infine, essere valutati positivamente dalle piattaforme.

La pubblicità su Internet per aziende diventa così una disciplina tecnica, che unisce capacità strategiche, padronanza semantica, competenza redazionale e rigore nella codifica dei contenuti. È un terreno in continua evoluzione, che premia chi sa costruire valore, non solo apparire.

 

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