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Coronavirus, le persone in sovrappeso sono più a rischio

Il sovrappeso sarebbe un fattore di rischio per chi si ammala di coronavirus. A rivelarlo diversi studi tra Europa, Cina e America. Diversi gli effetti nocivi sulla cura contro il virus   

obesità

Le persone in sovrappeso sono più a rischio nell’emergenza coronavirus. Il peso in eccesso, infatti, sarebbe un deterrente che metterebbe le persone più in esposizione a contrarre il virus e anche in forme più gravi ed acute. Il sovrappeso, dunque, come fattore di rischio da non sottovalutare.

Le persone obese sarebbero, infatti, ricoverete più spesso in terapia intensiva e sottoposti a ventilazione polmonare artificiale. Un’evidenza che emergerebbe da alcuni studi epidemiologici condotti nel Regno Unito. A confermale altre ricerche condotte in Europa, ma anche Cina e Stati Uniti.

Su oltre 17 mila pazienti, i medici del Regno Unito hanno evidenziato come le persone in sovrappeso avevano un rischio di morire maggiore del 33% rispetto alle persone normopeso. Allo stesso modo, un altro studio ha messo in luce che il 34,5% dei pazienti ricoverati in terapia intensiva era in sovrappeso.

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Coronavirus, gli effetti nocivi del peso eccessivo

Grasso accumulato (pixabay)

Gli effetti nocivi del sovrappeso sono diversi e vanno tutti a peggiorare le già gravi condizioni dei pazienti ammalatati di coronavirus. Il grasso in eccesso, infatti, soprattutto sul petto e sulla pancia porta alla compressione dei polmoni compromessi nella respirazione oltre che poi nell’azione del virus. Ecco perché le persone in sovrappeso hanno bisogno di maggiore assistenza nelle terapie intensive.

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Oltre a questo si aggiunge anche l’eccesso di difese immunitarie. Così nel sangue dei pazienti in sovrappeso i marcatori infiammatori rilevati nell’infezione da coronavirus sono più frequenti.

Ed infine non bisogna dimenticare che curare i pazienti con eccesso di peso è anche più difficile sia per intubarli che per procedere a tutti i controlli. Sono più difficili da gestire nelle manovre di spostamento per consentirli di girarsi e facilitare il processo di respirazione durante una crisi.

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Per tutte queste ragioni la World Obesity Federation mette in guardia e sottolinea lo stretto rapporto che c’è tra obesità e coronavirus. Un’alta percentuale di persone che contraggono il coronavirus “avranno anche un BMI superiore a 25” sottolinea.

 

 

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