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Familiari delle vittime del Covid-19, richiesto importante chiarimento alla Regione Lombardia

I familiari delle vittime del Covid-19 chiedono a gran voce alla Regione Lombardia perché ancora non sia stato nominato un Presidente per la commissione d’inchiesta.

Palazzo Regione Lombardia (Foto di Stefano Ferrario-Pixabay)

Lo scorso 10 giugno, la Procura di Bergamo ha raccolto oltre 50 denunce provenienti dai congiunti delle vittime di Covid-19 in territorio orobico. A queste sono seguite le aperture di fascicoli d’indagine per omicidio colposo a carico di ignoti.

I familiari dei deceduti chiedono che chi ha errato nella gestione della pandemia paghi e si rivolgono alla Regione Lombardia per comprendere le ragioni per cui ancora non ha nominato un Presidente per la commissione d’inchiesta. Quest’ultima nata appunto per appurare cosa sia andato storto nell’amministrazione dell’emergenza.

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Lombardia, manca Presidente per la commissione d’inchiesta: familiari delle vittime chiedono spiegazioni

(Getty Images)

La pandemia ha lasciato delle ferite che anche quando il virus sarà sconfitto non si cancelleranno. Le vittime dall’inizio dell’emergenza ad oggi hanno superato le 34mila unità. Per ciascuna di loro, ad assistere al crudele agire del virus, familiari ed amici i quali nulla hanno potuto in quel frangente, neppure porgere al proprio cari un ultimo saluto.

Un immane dolore ed una spendita di vita umane che secondo alcuni poteva essere evitato. Alcuni, come nel caso di numerosi familiari di vittime registratesi in Lombardia, attribuiscono l’elevato numero dei decessi ad una scadente gestione dell’emergenza.

Per tale ragioni quelli che prima erano solo racconti di drammatiche esperienze vissute ora sono denunce depositate presso la Procura della Repubblica. Quella di Bergamo, lo scorso 10 giugno ne ha raccolte oltre 50. Un’ingente mole che ha condotto all’apertura di fascicoli d’indagine per omicidio colposo a carico di ignoti. A collegare tutti gli esposti sembrerebbe la recriminazione da parte dei denunciati di una mancata immediata costituzione di zona rossa a Nembro e Alzano Lombardo, nonché la riapertura dell’Ospedale di quest’ultimo poco dopo aver scoperto alcune positività al Covid.

Un’azione legale di gruppo, potrebbe definirsi, che trova la sua compattezza grazie alla pagina Facebook Noi denunceremo. I suoi membri, familiari di vittime del Covid-19, chiedono la verità per le perdite subite ed adesso reclamano a gran voce spiegazioni dalla Regione Lombardia. Le spiegazioni riguarderebbero, riporta l’Agi, la “mancata nomina di un presidente della commissione d’inchiesta che vada a capire se e cosa non ha funzionato nella gestione della pandemia per evitare gli stessi sbagli nel caso di un ritorno del Covid”.

Stando a quanto avrebbe riferito il fondatore della pagina Luca Fusco sempre alla redazione dell’Agi, il Comitato sta sollecitando la Regione anche per far comprendere a chi ha bisogno di sapere come si sta adoperando la Lombardia e soprattutto perché si sta temporeggiando nel compiere un atto dovuto. Intanto qualche giorno fa, il Partito Democratico ha indicato Jacopo Scandella quale candidato alla presidenza della commissione per quanto riguarda l’opposizione.

Le indagini, dunque, proseguono ed è probabile, riporta l’Agi, che nelle prossime settimane si registrerà un altro ingente afflusso di denuncianti nella Procura di Bergamo. Intanto la dottoressa Maria Cristina Rota, coordinatrice del pool appositamente nato per chiarire eventuali responsabilità in ordine ai decessi da Covid, si è recata sino a Roma per sentire il presidente del consiglio Giuseppe Conte ed i ministri Lamorgese e Speranza.

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Stando a quanto riferisce l’Agi la Procura di Bergamo sarebbe propensa a nominare quale suo consulente di parte il noto virologo Andrea Crisanti.

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