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Strage a Lecco, l’omicida suicida preso di mira su Facebook

Ha ricevuto un sms dal marito Mario Bressi ma è arrivata quando lui aveva già ammazzato i due gemelli di 12 anni. Sulla pagina Facebook dell’uomo scatta la violenza verbale delle persone

È di poche ore fa la notizia dell’omicidio dei due gemelli di 12 anni nella casa di villeggiatura di Margno in cui la famiglia era solita trascorrere le vacanze. A compiere il folle gesto il padre Mario Bressi che subito dopo si è tolto la vita gettandosi dal ponte della Vittoria a Maggio di Cremeno. L’uomo stava avviando le pratiche di divorzio con la moglie e probabilmente anche a causa della situazione di allontanamento forzato dai figli ha compito il folle gesto.

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Bressi è sempre stato un padre modello molto legato con i figli gemelli, e abbiamo una dimostrazione evidente grazie alle decine di foto postate sulla sua pagina Facebook che lo ritraggono con i bambini sorridenti a Venezia, all’air show di Linate, in montagna, sul lago d’Iseo, con gli amici in campagna. Sotto le ultime immagini di una scampagnata leggiamo anche il commento “siete proprio dei bravi papà”.

L’uomo non pubblicava nulla da inizio anno ma alle 3 di ieri notte ha condiviso delle foto in montagna: “Coi miei ragazzi sempre insieme”, è il testo di corredo a margine.

“Brucia all’inferno”, la pagina Facebook di Bressi è invasa da insulti e minacce verbali

Dopo il duplice omicidio sotto le foto pubblicate nella pagina di Bressi hanno iniziato a comparire moltissimi insulti per quanto ha fatto. “Maledetto tu possa bruciare all’inferno!”, “Tu sia maledetto”, “Maledetto schifoso!”: questi sono solo alcune delle ingiurie pubblicate da centinaia di persone incredule dinnanzi al gesto compito, uno scarico di tensione che, non potendo essere fisico verso l’uomo che si è suicidato, diventa violenza verbale indelebile a delle foto gioiose e serene. “E pensare che quelle anime innocenti ti chiamavano Papà, invece eri un verme..! Nessun perdono per un gesto orribile”.

Qualcuno invece fa notare che non serve accanirsi contro un morto: “Siete peggio di lui. State scrivendo a un morto, credete vi senta? Davvero credete che alla mamma e ai parenti servano gli insulti? UNA PREGHIERA E UN ABBRACCIO DI GRANDE SOLIDARIETÀ ALLA MAMMA. Abbiate almeno Rispetto per il dolore!!!”. Ma anche: “Troppo comodo dire che non ci stava con la testa. Troppo comodo!!! Un pensiero alla povera mamma vera vittima terrena! Un pensiero ai due angeli”.

Mario Bressi insieme ai suoi figli in montagna (Fonte: Pagina Facebook Mario Bressi)

Il paese è sconvolto, sembra che queste cose accadano sempre lontano, invece sono dietro l’angolo. Non ci sono parole”. Così il vicesindaco di Margno, Valter Falcetti, ha commentato la tragedia della famiglia Bressi.

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