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Covid 19

Coronavirus, allarme al Centro-Sud: “impreparati ad una seconda ondata”

Allarme al Centro-Sud, dove gli anestesisti sono preoccupati per l’andamento della pandemia: si rischia soprattutto nel Lazio e in Campania

Covid, mascherine (web)

A fronte dei focolai che si stanno rinvenendo nelle ultime ore, gli anestesisti mostrano la loro preoccupazione. L’allarme riguarda soprattutto le terapie intensive del Centro-Sud: infatti, se la curva epidemiologica manterrà costante il proprio andamento, potrebbero ben presto non esserci posti a sufficienza. A rischio sono soprattutto la Campania e il Lazio.

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Coronavirus: l’allarme degli anestesisti al Centro-Sud

Coronavirus (Getty Images)

Siamo molto preoccupati per le Regioni meridionali, dove rileviamo una maggiore impreparazione“: questo è l’allarme lanciato da Alessandro Vergallo, il segretario del sindacato degli anestesisti. La denuncia riguarda l’inadeguatezza delle strutture sanitarie, le quali, date le esperienze precedentemente affrontate, non risultano preparate ad un’eventuale seconda ondata.

Se l’andamento dei casi continuerà con i ritmi attuali, stimiamo che in meno di un mese le terapie intensive al Centro-Sud, soprattutto in Lazio e Campania, potranno andare in sofferenza in termini di posti letto“. Le dichiarazioni di Vergallo non lasciano spazio a dubbi: la risalita dei contagi che si sta verificando in queste ultime settimane non è affatto la “fase finale” della prima ondata, così come molti la definiscono. Piuttosto, secondo il parere degli anestesisti, ci troveremmo di fronte ad una seconda ondata pandemica.

Anziani (web)

Potremmo essere dinanzi a una fase di iniziale aumento esponenziale dei casi, e non più dinanzi a un aumento lineare più contenuto“. Le affermazioni del segretario sono indirizzate soprattutto alle regioni di Campania e Lazio: essendo quelle maggiormente colpite, la disponibilità di posti letto in terapia intensiva potrebbe presto esaurirsi.

Con l’aumento del numero dei positivi, stanno inoltre emergendo nuovi focolai in diverse regioni d’Italia. A destare sempre più preoccupazione è la situazione delle case di riposo. L’ultimo focolaio è stato individuato proprio nel Lazio, in provincia di Rieti: si tratta della struttura ‘Il Giardino’ di Concerbiano. I contagiati risultano essere 25, tra ospiti (19) e operatori (6). Attualmente, l’ospizio si trova in una condizione di isolamento.

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