Vaccino influenzale, tutte le informazioni necessarie per sconfiggere il virus dell’influenza. Come fare, le date per regioni
Mai come quest’anno è importante fare il vaccino influenzale. Sarà un modo in più per limitare il Coronavirus e i medici consigliano di farlo. Da ottobre è già disponibile. L’influenza è un serio problema di Sanità Pubblica, fonte di alti costi per la gestione dei casi e delle sue complicanze. In Europa si presenta con epidemie annuali durante la stagione invernale, mentre nei mesi estivi la sua incidenza è più bassa. Le sindromi influenzali interessano ogni anno tra il 4% e il 15% della popolazione in Italia. Esistono due tipi principali di virus dell’influenza: A e B. Gli A sono considerati la causa della malattia umana diffusa nel corso degli ultimi decenni. I virus B contribuiscono alle epidemie stagionali. La costante mutazione di questi virus rende necessario un nuovo tipo di vaccino ogni anno.
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Il vaccino contro l’influenza è raccomandato a tutte le persone dai 6 mesi di età che non hanno controindicazioni. Sotto i 6 mesi non è immunogenico, ovvero non crea una protezione sufficiente, e pertanto non è raccomandato né autorizzato per i neonati. La vaccinazione antinfluenzale è raccomandata ed è gratuita per alcune categorie, soggette a maggiori complicanze come gli anziani over 65 anni, donne in gravidanza o nel periodo successivo al parto durante l’inizio della stagione epidemica, persone affetti da malattie croniche a carico dell’apparato respiratorio, dell’apparato cardio-circolatorio, dell’intestino o neuromuscolari, diabete e obesità grave, insufficienza renale o surrenale cronica, malattie degli organi emopoietici, tumori, immunosoppressione indotta da farmaci o malattie come l’HIV, epatite, personale sanitario, donatori di sangue e veterinari.
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Ogni regione presenta un mese diverso per la vaccinazione. In Abruzzo, Calabria, Campania, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Puglia, Sardegna, Sicilia, Toscana e Umbria il vaccino per l’influenza è già disponibile. Per il resto delle regioni come Basilicata, Emilia Romagna, Lombardia, Marche, Molise, Piemonte, Trentino Alto Adige, Valle d’Aosta e Veneto, si dovrà aspettare metà ottobre.
L’obiettivo minimo della campagna vaccinale del Ministero della Salute è una copertura del 75%, mentre quello ottimale sarebbe una copertura del 95%.
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