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Lavoro

Gli under35 sono i più colpiti: la metà guadagna meno di 1000euro

I giovani under35 sono i più colpiti dalla crisi del semi-lockdown: oltre la metà guadagna meno di 1000euro netti. Lo evidenzia il Report della Fondazione studi dei consulenti del lavoro. 

Giovane che lavora al pc (foto Pixabay)

Anche quando una pandemia globale sembra riguardare indistintamente tutti ci sono categorie e fasce di popolazione sensibilmente più colpite. E’ questo il caso dei giovani under35 che secondo il report della Fondazione studi dei consulenti del lavoro guadagnano uno stipendio netto mensile inferiore ai 1000uro.

Alcuni comparti produttivi, inoltre, sono più riguardati, com’è noto, dalle restrizioni governative come, ad esempio, la cultura, lo sport e la ristorazione.

In questi settori alla fine dell’anno scorso si contavano nel nostro paese circa 1 milione 430.000 lavoratori, cioè il 6,1% dell’occupazione» e il «41,3% aveva meno di 35 anni.

Pertanto, è intuibile che l’effetto del semi-lockdown sia stato deflagrante per questa categoria. In modo dettagliato l’ha però studiato la Fondazione studi dei consulenti del lavoro. Vediamo i dati che emergono dal report.

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I dati sugli under35 del report della Fondazione studi consulenti del lavoro

Giovane donna (foto Pixabay)

I lavoratori giovani, under35, lavorano soprattutto nelle attività ristorative (42,2%) in quelle artistiche e di intrattenimento culturale (41,9%).
Inoltre, nel campo sportivo c’è un decremento fino al 28,4%.

Inoltre in base al report: solamente il 42,7%» di questi occupati, con meno di 35 anni, lavora in base a «un contratto a tempo indeterminato, contro una media nazionale del 64,1%».

Infatti, il 25% lavora in base a un contratto a termine (contro l’11,7% della media dei lavoratori in Italia) e il 32,3% svolge la propria attività in forma autonoma (contro il 22,7% nazionale).

Infine, venendo ai guadagni di questa fascia della popolazione, più della metà (il 57,9%) percepisce un reddito netto mensile inferiore ai 1.000 euro, eccezion fatta per il settore sportivo.

Ragazzo in smartworking (foto Pixabay)

Infine, si legge nel Report: «il valore arriva quasi al 60%, mentre nel comparto dello spettacolo al 53,1%»; più nel particolare, il 16,3% ha un salario netto mensile «inferiore ai 500 euro, il 16,5% tra i 500 e 750 euro, e il 25,1% tra i 750 ed i 1000 euro».

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