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Covid 19

Pandemia, la protesta costringe la Polizia a ricorrere alle maniere forti

Pandemia, la protesta scatenata in Germania ha costretto la Polizia a ricorrere alle maniere forti: arresti e getti d’acqua hanno animato lo scontro.

Pandemia, protesta Germania (foto dal web)

Berlino, la città si è resa protagonista di un intenso scontro: precisamente nel quartiere Mitte una protesta ha coinvolto diverse migliaia di manifestanti, contrari alle misure predisposte dal Governo. Lo Stato avrebbe infatti adottato delle misure per contrastare – come sta accadendo del resto in Italia – il contagio da Covid-19. La Polizia, rendendosi subito conto della piega che stava prendendo la protesta, ha deciso di intervenire con dei getti d’acqua. Tantissime erano le persone senza mascherina e in piena violazione del distanziamento sociale. La Polizia ha poi proceduto all’arresto di oltre 100 manifestanti. 
Secondo quanto dichiarato dagli Agenti, sarebbero stati attaccati con spray al peperoncino, oltre ad essere presi di mira con bottiglie, pietre e petardi. La Polizia avrebbe infatti divulgato tali informazioni tramite il social Twitter. Tra i manifestanti, anche dei bambini secondo quanto riportato dalle Forze dell’Ordine intervenute sul posto.

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Pandemia, la situazione in Europa

Pandemia, protesta Germania (foto dal web)

Il Governo tedesco è intervenuto su quanto accaduto dichiarando sul punto: “la libertà della manifestazione di pensiero è un alto valore della nostra Costituzione e le critiche alle misure e il dibattito pubblico su queste devono essere possibili e sono irrinunciabili, ma bisogna anche rispettare le misure contro il Covid”. Situazione critica anche per gli altri paesi comunitari: l’Ungheria ad esempio ha predisposto che il lockdown – nella formula parziale – sarà in vigore sino all’8 febbraio. Le misure prevedono il coprifuoco dalle 20:00 alle 05:00 e lezioni online per le scuole superiori e università.

LEGGI ANCHE -> Bollettino del 16 novembre: oltre 21mila nuovi guariti

La situazione in Svizzera (foto dal web)

In Svizzera la situazione è allarmante: lo stato avrebbe già comunicato che i posti dedicati alla terapia intensiva – 876 in totale – sarebbero già tutti occupati. 

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