Oggi a Vicenza si sono svolti i funerali di Paolo Rossi, l’ex calciatore che ha portato l’Italia alla vittoria nell’82 morto giovedì scorso
Oggi è stato il giorno dell’ultimo, emozionante saluto a Paolo Rossi, l’ex campione azzurro morto giovedì scorso dopo una lunga malattia. Questa mattina le esequie nel Duomo di Vicenza con una cerimonia ristretta che ha visto, a causa dell’emergenza sanitaria, la partecipazione di solo 250 persone.
Ad accompagnare il feretro di Paolo Rossi verso la cattedrale della città, tanti cartelloni di ricordo lungo le vie di Vicenza, appesi alle finestre, sui balconi e sugli alberi. L’ex campione ha compiuto il suo ultimo viaggio terremo insieme ai suoi amici a compagni di squadra della nazionale vincitrice dei Mondiali dell’82 in Spagna. I tifosi hanno accolto l’arrivo del feretro osannando il suo nome al grido di “Paolo, Paolo, Paolo”.
Il presidente della Figc, Gravina, lo ha omaggiato apponendo sulla sua bara la maglia azzurra della nazionale italiana con il numero 20. Tra oggi e domani tutta la serie A gli dedicherà un minuto di silenzio.
Dentro il Duomo di Vicenza, durante la celebrazione dei funerali, la commozione è stata davvero tanta. Toccante è stato il ricordo di Antonio Cabrini, ex compagno nella Juve e nella Nazionale. “Non ho perso solo un compagno di squadra, ma un amico e un fratello – ha detto ricordando Pablito – Insieme abbiamo combattuto, vinto e a volte perso sempre rialzandoci anche davanti alle delusioni”. Mai avrebbe potuto immaginare di perderlo così presto, ha spiegato il giocatore: “Già mi manchi, le tue parole di conforto, le tue battute e i tuoi stupidi scherzi” dicendo come già gli manchi tutto del Paolo Rossi che ha ringraziato per essere stato un meraviglioso amico.
Don Pierangelo Ruaro, il sacerdote che ha celebrato la funzione, ha ricordato che l’ex giocatore ha vissuto la malattia con il garbo e la discrezione di sempre. “Ora ti allenerai nella Coverciano del cielo – ha detto – e giocherai con la Nazionale di lassù”.
Al termine dei funerali è stato il figlio Alessandro, nato dal primo matrimonio di Paolo Rossi, con al fianco Antonio Cabrini e dietro Giancarlo Antognoni, Claudio Gentile e Bruno Conti a portare il feretro del padre all’esterno del Duomo accolto dagli applausi della gente accorsa in piazza ma che è dovuta rimanere dietro le transenne.
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