%C3%89+rimasta+in+coma+per+11+mesi.+La+parola+pi%C3%B9+bella+pronunciata+al+suo+risveglio
yeslifeit
/2021/06/10/coma-11-mesi-parola-bella-risveglio/amp/
Cronaca

É rimasta in coma per 11 mesi. La parola più bella pronunciata al suo risveglio

In coma per 11 mesi a causa di un prolungato arresto cardiaco. Cristina Rosi si è risvegliata ma il suo percorso di guarigione è ancora lungo. La prima parola quando ha aperto gli occhi è la più dolce

Cristina Rosi – Instagram

La felicità della gravidanza e di quella piccola vita che cresceva dentro di lei, l’attesa entusiasta condivisa con il marito Gabriele Succi. Tutto spazzato via. Un arresto cardiaco prolungato incorso alla trentesima settimana di gestazione ha provocato danni serissimi alla giovane Cristina Rosi e alla sua bambina, Caterina, fatta nascere prematura con un parto casareo nel luglio 2020.

La donna, originaria della provincia di Arezzo, è rimasta in coma per undici mesi. Si trova da circa 8 settimane in una clinica austriaca, nei pressi di Innsbruck, specializzata in riabilitazioni per gravi danni neurologici. Pochi giorni fa è accaduto il fatto tanto sperato. Si è risvegliata e ha pronunciato, flebilmente, tre volte la stessa parola.

Cristina Rosi, rimasta in coma per 11 mesi. La lotta continua

Ospedale (Getty Images)

“Mamma” – la prima parola che, di solito, i bambini dicono quando iniziano a parlare. Come riportata a una nuova vita, è la stessa parola che ha pronunciato anche Cristina Rosi al suo risveglio dopo 11 mesi di coma.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Torino, sorprende i ladri a casa: architetto ucciso da un colpo di pistola

La giovane donna si trova in una clinica austriaca grazie ai proventi raccolti tramite il sito GoFundMe, che ha permesso di coprire le spese necessarie. L’autore della campagna è stato il marito che ha rilasciato questa dichiarazione: “Quasi non si riconosce Cristina adesso, è più distesa, le hanno tolto la tracheotomia, attraverso una pompa le stanno somministrando una medicina che dovrebbe portare ad altri progressi fisici e poi l’altra mattina le sue parole, non l’aveva mai dette così”.

L’uomo stava per dare il cambio alla suocera, la signora Mirella, che si trovava con la figlia da circa un mese e aveva necessità di tornare in Italia per la somministrazione del vaccino antiCovid, quando finalmente Cristina ha parlato.

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Incidente mentre lavora in officina: imprenditore perde la vita

Al momento sono stati raccolti oltre 171mila euro; ne sono stati spesi, però, 104mila per il trasferimento, le visite mediche e la degenza per i primi tre mesi di permanenza nella struttura. “Qui ogni giorno fa fisioterapie robotiche, poi gradatamente vengono introdotti momenti di logopedia e altre attività, ma piano piano, e credo di non essere nemmeno a metà del percorso” – ha detto Gabriele Succi.

(Cezary Paweł – Pixabay)

La raccolta fondi, quindi, non si ferma. Il percorso riabilitativo di Cristina è ancora lungo e il marito sta combattendo, inoltre, per avere un rimborso, almeno parziale, da parte della Regione Toscana.

Recent Posts

Perchè visitare una capitale Europea in primavera?

La primavera porta con sé un'atmosfera unica e magica, rendendo il momento ideale per esplorare…

2 mesi ago

Problemi di umidità: l’importanza di eliminare definitivamente la muffa sui muri

La presenza di muffa sui muri è un segnale inequivocabile di un ambiente con un…

2 mesi ago

Strumenti rivoluzionari di CapCut per rimuovere lo sfondo dai video Scholar

Nel vasto ambito dell’istruzione e del mondo accademico, gli studiosi svolgono un ruolo fondamentale nel…

3 mesi ago

Ho i denti sensibili: cosa posso fare?

Nel corso del tempo non è raro ritrovarsi a dover far fronte a qualche forma…

3 mesi ago

Montascale per anziani, perché è importante conoscere i (reali) benefici

Quanto sono importanti i montascale per anziani e perché è fondamentale approfondire i benefici? Iniziamo…

4 mesi ago

Rimedi per naso chiuso: cosa c’è da sapere sui decongestionanti nasali

Le temperature sono scese da poco ma tutti prima o poi sappiamo che ci troveremo…

5 mesi ago