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Cronaca

Trenitalia licenzia capotreno per le troppe multe. Reintegrato dalla Cassazione

Il capotreno era stato licenziato nel 2017 perchè aveva emesso troppe multe ai danni dei passeggeri. La Cassazione gli però gli dà ragione e lui può tornare in servizio

Il 61enne Francesco Bonanno, di origini siciliane ma veneziano d’adozione, era diventato una vera e propria leggenda a bordo dei treni. Tutti lo conoscevano per il suo essere intransigente e senza pietà con coloro che venivano trovati sprovvisti di regolare biglietto.

(Twitter)

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Il capotreno era diventato l’incubo dei passeggeri e anche di Trenitalia stessa. In pochi anni aveva emesso un elevatissimo numero di sanzioni. Circa duemila contravvenzioni e altrettanti titoli di viaggio, tanti dei quali erano però errati nell’importo. E’ stato proprio per quest’ultimo motivo che l’azienda ferroviaria ha deciso di ultimare il licenziamento dell’uomo, appellandosi alla ‘giusta causa’.

Capotreno licenziato per le troppe multe. La Cassazione gli da ragione: può tornare al lavoro

(Twitter)

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Il capotreno veneziano Francesco Bonanno, di 61 anni, era stato licenziato nel 2017 da Trenitalia per via delle eccessive multe emesse. In due anni ben 5mila sanzioni e il 3,5% di errore su migliaia di multe, come riportato dai suoi legali. Per l’azienda invece ne aveva commessi 175 e per questo era stato allontanato per giusta causa.

L’uomo non si è però mai arreso e, sicuro di essere nel giusto, ha lottato per far valere i propri diritti. Si è così rivolto al giudice del lavoro. Bonanno ha avuto dalla sua parte tutti i tribunali, che sostenevano lui avesse ragione. L’azienda di Trenitalia si è però opposta in tutti i gradi di giudizio e alla fine la questione è giunta alla Cassazione. Ancora una volta il capotreno ha avuto la meglio. La Cassazione gli ha dato ragione, annullando così il suo licenziamento e intimando all’azienda di reintegrarlo in servizio. Secondo i giudici Francesco Bonanno è solo un controllore dotato “di zelo non comune, inflessibile ed estremamente puntiglioso nell’elevare contravvenzioni“. L’uomo potrà quindi tornare a svolgere il suo lavoro in tranquillità.

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