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Pasta fresca fatta in casa: i metodi per conservarla a lungo

Pasta fresca fatta in casa: i metodi per conservarla a lungo

La pasta fresca fatta in casa è una classica ricetta da imparare o perfezionare in questi giorni di quarantena. Possiamo uscire di casa per andare a fare la spesa, certo, ma siete pronti ad affrontare file e file nei supermercati? Abbiamo tanto tempo a disposizione da passare a casa, possiamo approfittarne per imparare qualche ricetta buona. Può capitare di cucinare in abbondanza, e poi di ritrovarsi con avanzi che non si sa come gestire. Ci sono alcuni metodi però per poter conservare la pasta fatta in casa, e ora ve ne elenchiamo qualcuno così che possiate prendere esempio.

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  1. Frigorifero. Il freddo rallenta lo sviluppo degli aventi patogeni. Rallenta, non blocca: per questo motivo la pasta si può conservare in frigo per 2 o 3 giorni, non di più. L’importante è metterla in un contenitore ermetico come Tupperware, o nelle bustine per alimenti ben chiuse. Attenzione, il metodo del frigorifero non è adatto alla pasta ripiena di ravioli, perché la farcitura è umida e tenderebbe nel tempo a bagnare la sfoglia e a sfaldarla.
  2. Freezer. Il congelamento è adatto invece a tutti i tipi, anche a quelli all’uomo, ripiena o meno. Dopo aver formato la pasta, lasciarla ad asciugare un po’ su dei canovacci di stoffa, per poi riporla su dei vassoi, dei piatti, dei taglieri o qualsiasi cosa piatta che tenga i pezzi ben distanziati e metterli in freezer. Dopo qualche ora, dopo il congelamento, bisogna raggruppare tutto e trasferirlo nei sacchetti chiusi. Quando poi andiamo a cucinarla, bisogna passare direttamente dal freezer all’acqua bollente.
  3. Essiccare. Togliere l’acqua dalla pasta la predispone ad una lunga conservazione in dispensa, come quella comprata. Per la pasta lunga si possono usare gli appositi stendini, anche improvvisati, ricavandoli da mazze di scopa. L’essiccamento dura uno o due giorni.
  4. Sbollentare: questo è il metodo perfetto per la pasta ripiena. Far bollire l’acqua con un po’ dolio, immergere la pasta e scolare appena viene a galla.

 

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