La+cifra+degli+assegni+per+chi+va+in+pensione+a+64+anni+dopo+20+anni+di+contributi%3F+Eccola
yeslifeit
/2021/02/18/la-cifra-degli-assegni-pensione-a-64-anni-dopo-20-di-contributi/amp/
Lavoro

La cifra degli assegni per chi va in pensione a 64 anni dopo 20 anni di contributi? Eccola

In Italia si sa più anni di contribuiti si hanno, più c’è la garanzia di avere una pensione più importante e simile allo stipendio 

Un pensionato (Getty Images)

Chi ha decenni di contribuzione può stare tranquillo perché una volta in pensione riceverete una somma simili allo stipendio da sempre percepito. Mentre diversa è la storia per chi ha una cifra contributiva molto minore, la paura è di ricevere una pensione bassa. La cosa migliore è dunque di informarsi sulla cifra degli assegni per chi va in pensione a 64 ani dopo 20 anni di contributi. Sapere questa informazione fa sì che ci si possa muovere di conseguenza. E quindi di versare una contribuzione volontaria per garantirsi un futuro pensionistico di una certa cifra.

LEGGI ANCHE>>>Striscia la notizia, in diretta succede l’incredibile. La gaffe che fa ridere Iacchetti

Versare ulteriori contributi per garantirsi una pensione migliore?

(Pixabay)

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE>>>Accoltella e decapita la madre, poi chiama le autorità: l’atroce omicidio

La risposta al problema è questa, versare contributi volontari per aumentare l’importo della propria pensione futura. Chiaramente bisogna prima informarsi per capire quanto bisogna pagare in più, perché non tutti hanno la possibilità di fare questo. Una volta saputo l’importo si può decidere se vale la pena investire in un fondo pensionistico a lungo termine. Per capire inoltre se conviene davvero fare questa mossa, bisogna venire a conoscenza della cifra percepita da quelli che vanno in pensione a 64 anni con 20 anni di contributi.

Facendo un confronto si può capire se ha senso o meno versare ulteriori contributi. Inoltre è utile dire che chi va in pensione con solo 20 anni di contributi, è chi ha aderito alla RITA, rendita integrativa temporanea. Può quindi uscire tre anni prima dal mondo del lavoro chi ha versato soldi per una pensione complementare a quella normale. Uscire 3 anni prima non è un problema perché si hanno i risparmi che erano destinati alla pensione complementare. Volendo si può decidere si uscire anticipatamente anche 2 anni prima, in questo modo l’importo aumenterebbe.

Se vuoi essere sempre informato in tempo reale sulle nostre notizie di gossip, televisione, musica, spettacolo, cronaca, casi, cronaca nera e tanto altro, seguici sulle nostre pagine Facebook,Instagram e Twitter

Soldi (Frantisek_Krejci – Pixabay)

Chiaramente è una decisione sulla quale bisogna riflettere attentamente, capendo se ha senso e non va a creare invece difficoltà. Anche perché in pratica si decide di non tenere nulla da parte ma bensì spendere in questa ulteriore pensione, garantendosi sì un’uscita dal mondo del lavoro con una cifra simile allo stipendio. Ma certamente senza altro in più.

Recent Posts

Perchè visitare una capitale Europea in primavera?

La primavera porta con sé un'atmosfera unica e magica, rendendo il momento ideale per esplorare…

2 mesi ago

Problemi di umidità: l’importanza di eliminare definitivamente la muffa sui muri

La presenza di muffa sui muri è un segnale inequivocabile di un ambiente con un…

2 mesi ago

Strumenti rivoluzionari di CapCut per rimuovere lo sfondo dai video Scholar

Nel vasto ambito dell’istruzione e del mondo accademico, gli studiosi svolgono un ruolo fondamentale nel…

3 mesi ago

Ho i denti sensibili: cosa posso fare?

Nel corso del tempo non è raro ritrovarsi a dover far fronte a qualche forma…

3 mesi ago

Montascale per anziani, perché è importante conoscere i (reali) benefici

Quanto sono importanti i montascale per anziani e perché è fondamentale approfondire i benefici? Iniziamo…

4 mesi ago

Rimedi per naso chiuso: cosa c’è da sapere sui decongestionanti nasali

Le temperature sono scese da poco ma tutti prima o poi sappiamo che ci troveremo…

5 mesi ago