L’ortica è un’erba di campo tipica di questo periodo commestibile molto versatile sia per le proprietà e la cura del corpo, che in cucina
L’ortica è una pianta molto diffusa nelle zone collinari e della pianura che sta facendo il suo ingresso sui campi proprio in questi primi giorni di sole intenso. Anche se è annoverata come un’erba spontanea, racchiude al suo interno principi attivi curativi benedici in grado di trattare efficacemente patologie che interessano le vie urinarie, artrite, dolori alle ossa, emorragie, dolori mestruali ed eczema.
Nonostante sia una pianta molto temuta per il suo potere orticante e quindi spesso snobbata, gli studi al contrario hanno dimostrato che conserva ottime proprietà antiossidanti, antimicrobiche, anti-ulcera, astringenti e analgesiche. Un vero toccasana per chi mette da parte i timori infondati sulla sua raccolta e decide invece di provare a consumarla in cucina.
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Si tratta di una pianta spontanea che impariamo a conoscere fin da bambini per la sua proprietà intrinseca di pungere e infiammare la zona cutanea con cui viene a contato. “Urtica Dioica” significa appunto bruciare ma se raccolta con cura e ben cucinata può essere un ingrediente base per moltissimi piatti gustosi, dai risotti alle frittate, fino agli gnocchi.
Ma come si fa a pulire le ortiche prima di tutto? Visto il potere irritante che ha quest’era spontanea, il consiglio è ovviamente quello di non toccarla mai a mani nude ma munirsi sempre di guanti e forbici. Sarà sufficiente staccare le cime più fresche che poi andranno sbollentate in acqua come qualsiasi altra verdura oppure essiccate.
L’ortica cresce generalmente in campagna e nelle zone di montagna dove il clima è più mite, cercare di raccoglierla in zone lontane dal traffico cittadino per evitare di assorbire poi elementi cancerogeni presenti nel vegetale. Ma veniamo a due semplici preparazioni da poter realizzare con facilità in questo periodo dell’anno.
Risotto di ortiche (4 persone)
Dopo aver preparato il brodo vegetale occuparsi della pulizia delle ortiche: innanzitutto indossate dei guanti per proteggervi le mani, togliete le parti più dure, lavate le cimette sotto acqua corrente e mettetele a cuocere a fuoco basso in un tegame con l’olio e un po’ d’acqua finché non saranno appassite. Trasferirle poi in un bicchiere alto dove saranno frullate con un mixer ad immersione.
Preparare il soffritto del risotto affettando a rondelle sottili il porro che sarà poi posto nel tegame con olio finché non sarà rosolato. Aggiungere il riso e farlo tostare, quando avrà cambiato colore sfumatelo con il vino bianco e solo quando tutta la parte alcolica sarà evaporata unire un paio di mestoli di brodo caldo. Cuocere il risotto per circa 5 minuti, poi aggiungete la crema di ortiche ed il brodo all’occorrenza. A piacimento, verso fine cottura è possibile usare del caprino fresco invece che il Parmigiano per amalgamare il tutto.
Frittata di ortiche
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La base è la stessa del risotto solo che a cottura delle ortiche nel tegame vanno versate le uova strapazzate e pepate. Conservate la frittata di ortiche in frigo in un contenitore ermetico o ben coperta da pellicola per massimo due giorni.
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