La donna è stata uccisa questo venerdì pomeriggio (23 aprile). L’aggressore è un tunisino di 36 anni.
È successo ancora una volta: ennesimo episodio di violenza nel dipartimento francese degli Yvelines. Siamo a Rambouillet, comune di 27.000 abitanti nella regione dell’Île-de-France, dove ieri pomeriggio (venerdì 23 aprile) una donna ha perso la vita nella propria sede di lavoro. La vittima è una poliziotta di 49 anni: Stéphanie. M., madre di due bambini, è morta accoltellata più volte alla gola (BFMTV) in commissariato per mano di un sospetto terrorista islamista tunisino di 36 anni, il quale avrebbe compiuto il crimine dopo il grido di “Allah Akbar” (Cnews).
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Secondo quanto riportano i rapporti della polizia, citati da Le Monde, la tragedia si è consumata verso le 14:30, quando l’aggressore ha ucciso la donna con diverse coltellate alla gola prima di essere ucciso a colpi di arma da fuoco da un altro agente. La poliziotta 49enne è stata dichiarata morta sul colpo a causa delle gravi lesioni riportate; mentre l’assassino, un tunisino di 36 anni, è stato steso a terra con almeno due proiettili da un agente. Trasferito d’urgenza in ospedale, anche il criminale non ce l’ha fatta ed è stato dichiarato morto dal personale medico.
Attualmente è stata aperta un’inchiesta e il caso è stato affidato alla Procura antiterrorismo, con la congiunta supervisione della Direzione centrale della polizia giudiziaria (DCPJ) e della Direzione generale della sicurezza interna (DGSI). Venerdì sera il ministro dell’Interno Gérald Darmanin ha chiesto ai prefetti di “rafforzare la vigilanza e le misure di sicurezza nell’area interna e circostante le stazioni di polizia e le brigate della gendarmeria.”
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Il presidente della Repubblica Emmanuel Macron ha reso omaggio alla poliziotta: su Twitter il politico francese ha scritto che “la nazione è al fianco della sua famiglia, dei suoi colleghi e della polizia.”
Fonte Le Monde, BFMTV, Cnews
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