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Politica

Assegno Unico, si scatena l’ira della Lega: un requisito va cambiato

Il Consiglio dei Ministri ha approvato l’Assegno Unico, tuttavia uno dei requisiti per poter avanzare domanda non è stato gradito dalla Lega.

Matteo Salvini (Getty Images)

L’Assegno Unico a far data da gennaio, sostituirà tutti i sussidi precedentemente riconosciuti alle famiglie. Oggi in Consiglio dei Ministri sarebbe stato accordato il via libera. Eppure la Lega si sarebbe detta contraria ad uno dei requisiti per poter inoltrare la domanda. È stato previsto, infatti, che beneficiari potranno essere anche tutti coloro i quali sono in Italia da soli due anni. Il Carroccio, sul punto, avrebbe sollevato la polemica.

Assegno Unico a chi è in Italia da appena due anni: insorge la Lega

(Getty Images)

L’Assegno Unico non andrebbe riconosciuto a chi vive in Italia da appena due anni. È questa la richiesta mossa dalla Lega all’approvazione da parte del Consiglio dei Ministri alla misura destinata alle famiglie.

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Stando a quanto riporta Il Giornale, a sostenere la protesta anche Elena Bonetti, Ministra appartenente alle fila di Italia Viva. La palla ora passa alle Commissioni che dovranno valutare il da farsi.

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Bisogna precisare come la Lega non sia contraria alla misura. A spiegare le ragioni di partito Fabrizio Cecchetti: “Sarebbe inaccettabile se questa misura venisse estesa, come si legge nelle anticipazioni – riporta Il Giornaleanche ai cittadini stranieri, comunitari o extracomunitari, con soli due anni di residenza nel nostro Paese“. Un pensiero preceduto da un elogio al Governo per la misura che peraltro darebbe ancor più sostegno a chi ha figli disabili.

In sintesi, quindi, il requisito degli appena due anni, per il Carroccio sarebbe uno smacco a chi invece è regolare contribuente da molto più tempo. L’Assegno Unico, ha proseguito Cecchetti, potrebbe essere concesso anche a chi nel nostro Paese non ha mai versato le tasse. La proposta sarebbe quella di estendere il periodo a 10 anni.

Il premier Mario Draghi (Getty Images)

Secondo quanto emerso sino ad ora l’Assegno Unico avrà un importo variabile che dovrebbe aggirarsi intorno ai 170 euro e sarà rivolto a tutti quei nuclei ove all’interno vi sono dei figli. La somma potrebbe abbassarsi fino a 85 euro quando si parla di prole maggiorenne (di età compresa tra i 18 ed i 21 anni). In ogni caso a “dettare legge” sarà l’Isee.

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