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Spettacolo

Bobby Solo, il figlio nel tunnel della droga: a Roma è quasi morto, oggi racconta tutto

Il figlio di Bobby Solo, Alain Satti, ha raccontato di aver vissuto un incubo a causa dell’abuso di sostanze stupefacenti: a Roma è quasi morto.

Alain Satti (Instagram)

Alain Satti è il primogenito del celebre cantante Bobby Solo. Famoso per essere “l’Elvis italiano”, Bobby dal 1967 al 1991 è stato sposato con la ballerina francese Sophie Teckel, da cui ha avuto i figli Alain (nato nel 1968), Chantal (nata nel 1971) e Muriel (nata nel 1975). Delle due figlie sappiamo poco, ma Alain ha accettato di essere intervistato da Eleonora Daniele a Storie Italiane: durante l’intervista il figlio del cantante ha raccontato il suo passato giovanile, disastroso tra abuso di alcool e droga.

Alain Satti e l’abuso di alcool e droga, oggi racconta tutto

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Alain Satti svela il suo passato solo oggi. Il figlio di Bobby Solo ha raccontato di essere stato tossicodipendente a lungo, finché un terribile incidente gli ha aperto gli occhi e lo ha spronato a guarire. “Le mie vulnerabilità mi hanno portato a militare all’interno di quelle che erano le proposte di quel periodo” ha raccontato Alain. L’abuso di droga e alcool gli ha rovinato la vita fin da giovanissimo: “Si iniziava con lo spinello piuttosto che con l’alcool, ma nel periodo militare gli eccessi aumentarono ed ebbi un incidente significativo: caddi sui binari del treno a Roma Ostia. Per fortuna un passante lo trovò, quasi privo di senso, tra i binari: “A salvarmi fu un maresciallo in pensione. Venni ricoverato”.

Nonostante Alain non abbia mai avuto un rapporto particolarmente stretto con Bobby, il padre capì che le condizioni del figlio erano arrivate ad un punto di non ritorno, e decise di accompagnarlo in una clinica di recupero. “Non dimentico il mio primo incontro con la famiglia, dopo un anno, come previsto dai protocolli della comunità” ha raccontato Alain. “Non si può incriminare un genitore”.

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Alain Satti (Instagram)

“Voglio che la mia testimonianza possa permettere alle famiglie di uscire da questa situazione, da questo tunnel buio” ha concluso Alain. Non c’è nessun rimpianto nei confronti dei genitori, che comunque lo hanno aiutato come hanno potuto. “Mio padre? Non lo posso incriminare. Non ho mai attribuito colpe specifiche ai miei genitori” ha detto.

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