Chi+%C3%A8+pi%C3%B9+a+rischio+di+complicazioni+da+Coronavirus+e+perch%C3%A8
yeslifeit
/2020/03/09/chi-e-piu-a-rischio-di-complicazioni-da-coronavirus-e-perche/amp/
News

Chi è più a rischio di complicazioni da Coronavirus e perchè

Sappiamo ancora troppo poco di questo virus. Ad esempio emerge che tra i sintomi del Coronavirus non ci sono solo la febbre, la dispnea (difficoltà a respirare) ma anche sintomi gastrointestinali come la diarrea e l’emottisi (emissione di sangue dalle vie respiratorie). Quali sono invece le complicazioni più diffuse e chi riguardano?

Covid-19 (foto Pixabay)

Oltre alla febbre e alla dispnea (difficoltà a respirare) sappiamo ora che tra i sintomi meno comuni ci sono quelli gastrointestinali (diarrea) e l’emottisi, l’emissione di sangue dalle vie respiratorie (ad esempio con un colpo di tosse).

Ed è grazie ai dati dei 155 pazienti italiani deceduti al 6 marzo raccolti dall’Istituto Superiore di Sanità (Iss) che oggi conosciamo meglio il virus.

Secondo il presidente dell’Iss, Silvio Brusaferro: «Questi dati suggeriscono che, per chi presenta solo febbre, è sufficiente allertare il proprio medico rimanendo a casa».

Chi rischia maggiormente perchè a rischio di complicazioni è, sempre stando ai dati, chi soffre di patologie cardiovascolari e chi è iperteso.

Infatti, come comferma l’Iss, nei decessi italiani la comorbilità più rappresentata è l’ipertensione (presente nel 74,6% del campione), seguita dalla cardiopatia ischemica (70,4%).

Perchè i cardiopatici sono maggiormente a rischio di complicazioni

Secondo la scienza c’è forse un legame tra cardiopatie e CoV-2019. Si tratta di un particolare enzima chiamato ACE2 (enzima di conversione dell’angiotensina 2) che parrebbe giocare un ruolo sia nell’apparato cardiovascolare sia nel sistema immunitario. Lo sostiene una ricerca pubblicata su Nature Reviews Cardiology, coordinata da Ying-Ying-Zhen, del Dipartimento di Cardiologia dell’Università di Zhengzhou.

Inoltre, Ciro Indolfi, presidente della Società italiana di Cardiologia, spiega a Il Sole 24 ore: «I pazienti con infarto miocardico infettati dal coronavirus hanno presentato una prognosi peggiore così come in pazienti con ridotta funzionalità cardiaca l’infezione ha provocato un peggioramento dello scompenso e la morte». Inoltre «l’ampio utilizzo di farmaci antivirali (in circa il 90% dei pazienti affetti da Covid-19) può essere collegato ad un peggioramento della funzione cardiaca».

Sintomi influenzali (foto Pixabay)

Recent Posts

Perchè visitare una capitale Europea in primavera?

La primavera porta con sé un'atmosfera unica e magica, rendendo il momento ideale per esplorare…

2 mesi ago

Problemi di umidità: l’importanza di eliminare definitivamente la muffa sui muri

La presenza di muffa sui muri è un segnale inequivocabile di un ambiente con un…

2 mesi ago

Strumenti rivoluzionari di CapCut per rimuovere lo sfondo dai video Scholar

Nel vasto ambito dell’istruzione e del mondo accademico, gli studiosi svolgono un ruolo fondamentale nel…

3 mesi ago

Ho i denti sensibili: cosa posso fare?

Nel corso del tempo non è raro ritrovarsi a dover far fronte a qualche forma…

3 mesi ago

Montascale per anziani, perché è importante conoscere i (reali) benefici

Quanto sono importanti i montascale per anziani e perché è fondamentale approfondire i benefici? Iniziamo…

4 mesi ago

Rimedi per naso chiuso: cosa c’è da sapere sui decongestionanti nasali

Le temperature sono scese da poco ma tutti prima o poi sappiamo che ci troveremo…

5 mesi ago