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Coronavirus, allarme del primario del ‘Sacco’: “Mai visto niente di simile”

Coronavirus, il primario dell’ospedale Sacco di Milano lancia l’allarme sui rischi dell’epidemia e sulla sottovalutazione della malattia

Ospedale Sacco, Milano (Getty Images)

L’epidemia di coronavirus fa sentire i suoi effetti ogni giorno che passa, principalmente in Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna, le regioni maggiormente colpite. Nuova giornata con notizie non incoraggianti per quanto riguarda l’aumento del numero dei contagi e su come ciò potrebbe condizionare nelle settimane e nei mesi a venire l’Italia. “La settimana appena trascorsa è stata quella più dura di sempre per il nostro sistema sanitario”, ha spiegato il popolare virologo Roberto Burioni sul proprio sito internet. Il lavoro delle strutture ospedaliere, nelle prossime settimane, sarà fondamentale per la gestione dei casi che dovessero ulteriormente presentarsi. In tutta Italia, siamo ad un totale di 1835 persone contagiate, un numero destinato a salire nei prossimi giorni. Aumentano, per fortuna, anche le guarigioni, ma l’emergenza durerà ancora per settimane, probabilmente per alcuni mesi.

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Paragonare il Covid-19 ad una normale influenza, come ha fatto qualcuno, è un accostamento incauto. E la conferma arriva dalle dichiarazioni preoccupate di Massimo Galli, il Primario del reparto Malattie Infettive dell’ospedale Sacco di Milano. Al ‘Corriere della Sera’, Galli ha infatti spiegato: “Qualcuno ha cercato di infondere tranquillità paragonando questo virus a una comune influenza. Li capisco, ma non hanno considerato le potenzialità di questo virus. In 42 anni di professione non ho mai visto un’infezione stravolgere così tanto l’attività del reparto. L’organizzazione sanitaria è in uno stato di emergenza. C’è uno tsunami di ricoverati con patologie importanti, tutti insieme. Bisogna poi considerare il rischio di contagio cui sono esposti gli operatori. Insomma, un carico di lavoro abnorme”.

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Coronavirus Italia (Getty Images)

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