Alcuni scienziati hanno trasformato i rifiuti del giardino in combustibile a pellet

Grazie ad un nuovo studio condotto da ricercatori dell’Indian Institute of Technology Bombay di Mumbai è stato dimostrato per la prima volta come si possono convertire i rifiuti del giardino in combustibile a pellet da utilizzare per cucinare.

Molte famiglie urbane e rurali posseggono un giardino, spesso popolato da piante e alcuni alberi. I giardini sono anche un hotspot per diverse biodiversità, come farfalle, uccelli, rettili e roditori, spesso attratti dal verde che cresce all’interno. I giardinieri amano mantenere puliti i loro giardini, tagliando i rami troppo invadenti e raccogliendo foglie cadute, ramoscelli e altre biomasse. I rifiuti del giardino generati dopo la pulizia vengono solitamente bruciati o smaltiti. Cosa succederebbe se, invece di essere sprecati, venissero utilizzati come combustibile per cucinare?

Gli scienziati dell’Indian Institute of Technology Bombay, nel loro nuovo studio, hanno sviluppato un metodo per convertire la biomassa dei rifiuti da giardino in combustibile a pellet per creare calore in modo efficiente ed in vece di legna e altri combustibili.

Vari parametri, come il contenuto di umidità, le dimensioni di fresatura, le dimensioni dello stampo e dei granuli sono stati ulteriormente sondati per ottenere prestazioni ottimali utilizzando i modelli di regressione. Il loro studio ha dimostrato che l’aumento di umidità nella biomassa ha influito sulla durata del prodotto finale. Inoltre, ha rivelato che il contenuto di umidità era di circa il 6% e che la dimensione di 15 mm dei pellet era l’ideale per funzionare in modo efficiente.

I pellet sono stati anche esaminati con un microscopio elettronico a scansione per studiare l’effetto dell’umidità sul prodotto finale, mostrando come le particelle di pellet si attaccano strettamente quando il contenuto di umidità nella biomassa era considerevolmente basso.

Se commercializzato, il prodotto potrebbe essere utilizzato come sostituto del gas e di altri combustibili nelle famiglie a basso reddito.

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