Aiutare il pianeta dovrebbe essere un pensiero fisso nella mente di ogni essere umano. Da dove iniziare? Da uno dei luoghi più frequentati al mondo: il supermercato. Una volta giunti al reparto ortofrutticolo, vale la pena fermarsi un attimo e pensare su come vengono coltivati frutta, verdura e ortaggi.
Non c’è dubbio che l’agricoltura biologica e quella convenzionale influenzano l’ambiente in modi diversi. Pensare poi che esiste una differenza netta tra le aziende che optano per la prima tipologia e aziende che optano per la seconda è sbagliato. Ogni agricoltore fa la sua scelta personale e utilizzato diversi approcci dettati da costi, vantaggi e compromessi.
La prima domanda da porsi è questa: cosa significa biologico? Le definizioni sono diverse e variano in base a dove si vive, ma in linea generale l’agricoltura biologica ha come scopo quello di controllare i parassiti, le malattie e l’infestazione da erbe attraverso approcci come le rotazioni delle colture, l’utilizzo di materiali biologici riciclati (come il letame animale) e di metodi non chimici. Ciò non significa rinunciarci completamente poiché, quando questo prodotti non chimici non danno i frutti sperati, gli agricoltori utilizzano ugualmente pesticidi, prettamente provenienti da fonti naturali.
In cosa si traduce tutto questo per l’ambiente? Minore impatto e più rispetto. Dire, però, che gli agricoltori biologici prendono soltanto decisioni totalmente a favore della salute del suolo, della qualità dell’acqua e della biodiversità è solo in parte vero. Ciò che in realtà fanno è prendere decisioni che hanno maggiori probabilità di generare tali benefici. Ad esempio, rinunciando ad erbicidi e insetticidi sintetici, gli agricoltori possono ottenere maggiore diversità di habitat e popolazioni di insetti innocui.
Tutto questo sembra fantastico, ma per ottenere questi vantaggi ci vogliono dei compromessi, i quali sono meno convenienza, meno prevedibilità, meno controllo e un più alto grado di rischio.
Tornando alla spesa nel reparto ortofrutticolo del supermercato, e alla luce delle informazioni apprese, per aiutare l’ambiente cercare i prodotti coltivati da agricoltori biologici. Certo, non tutte le fattorie sono uguali, ma almeno un piccolo contributo può valere tanto.