Diversi koala uccisi e feriti dopo il disboscamento di alberi d’eucalipto

Residenti e politici australiani hanno chiesto un’indagine immediata su quello che è stato etichettato come il “massacro di koala” nell’estremo ovest di Victoria. Un video pubblicato da donna di Portland, che mostra koala feriti e morti, è diventato virale. Si teme che un agricoltore locale sia responsabile della carneficina. La donna, nella clip, ha affermato che “sono stati distrutti 140 acri di terreno e uccisi tutti i koala. Sono rimasti soltanto alcuni piccoli cuccioli”.

Il disboscamento degli alberi di eucalipto, ad ovest di Portland, è iniziato lo scorso anno, ma solo recentemente i bulldozer hanno ripulito le proprietà. Il gruppo ambientalista “Friends of the Earth” ha dichiarato che durante il disboscamento vicino Cape Bridgewater si è verificato un “massacro” di koala. Secondo gli attivisti, centinaia di koala sono stati uccisi o feriti durante le attività di disboscamento.

“Animals Australia” ha inviato due veterinari per aiutare quelli locali per il recupero e il trattamento degli animali sopravvissuti. Un portavoce ha affermato che l’attenzione immediata dell’organizzazione è stata quella di salvare gli animali e quindi raccogliere prove per determinare qualsiasi violazione della legge ai sensi del “Cruelty of Animals Act”.

La società Midway, con sede a Geelong, ha confermato di essere stata coinvolta nel disboscamento alla fine dell’anno scorso, ma che ha rispettato tutte le normative governative per proteggere i koala. Successivamente, il terreno è stato restituito ad un agricoltore locale, il quale è diretto responsabile della bonifica della proprietà.

“I sistemi per proteggere i koala non hanno funzionato”, ha dichiarato il procuratore generale Edward O’Donohue “Sono morti inutilmente”. Soltanto di recente l’Australia è riuscita ad uscire da una situazione drammatica, con vasti incendi che hanno devastato una parte del Paese grande come la Gran Bretagna. Tantissimi gli animali selvatici rimasti uccisi dal fuoco, ma ora c’è anche la mano dell’uomo.

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