Coronavirus, il caso della scienziata italiana che fa discutere

 

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Coronavirus come evitarlo le 10 regole di ISS e Ministero della Salute FOTO yeslife

Fa discutere in Italia il caso della scienziata Ilaria Capua, presa come riferimento per il dibattito politico di questi giorni sulla giustizia

Il coronavirus ha portato alla ribalta e messo al centro dell’attenzione esperti. Tra questi c’è la scienziata Ilaria Capua le cui osservazioni sull’emergenza coronavirus vengono tenute in gran conto.  “Eppure”, ha scritto su Facebook Anzaldi, “in troppi sembrano aver dimenticato come si sono create le condizioni affinché la virologa si dimettesse da parlamentare e addirittura lasciasse l’Italia. Partita sull’onda di una durissima campagna mediatica e giudiziaria che si è rivelata totalmente falsa”. “Nessuno le ha mai chiesto scusa“, ha attaccato il deputato di Italia Viva. “Il Movimento 5 stelle, che chiese le sue dimissioni in Parlamento con una violenza che aveva pochi precedenti. Eppure non si è mai scusato, né lo ha fatto il sistema giudiziario”. “Il suo caso giudiziario spiega bene anche perché nel nostro Paese sia necessario ricorrere alla prescrizione contro i processi infiniti”, ha aggiunto. L’indagine della polizia giudiziaria, iniziata nel 2005, è terminata dopo 5 anni, dopodiché è rimasta ferma nei cassetti della scrivania del pm fino a quando nel 2014 – dopo la rivelazione scandalistica dell’Espresso – il magistrato ha emesso l’avviso di conclusione delle indagini. Nove anni solo per concludere le indagini, è normale? No, come non lo è la campagna diffamatoria contro una scienziata”, ha concluso il deputato di Italia Viva.

Il caso della scienziata, il suo ultimo appello

Questa infezione non andrà via tra una settimana. Arriverà in Italia, farà il giro del mondo, combinerà dei guai nei Paesi più poveri e quindi organizziamoci”. E’ l’appello lanciato dalla virologa Ilaria Capua, ospite del programma ‘L’aria che tira’ di Myrta Merlino su La7. Capua si è rivolta direttamente al mondo delle imprese. Le aziende che hanno la possibilità di far lavorare con il telelavoro – ha detto – e che possono aiutare il paese a rispondere qualora ci dovesse essere un contagio importante e quindi bisogna lasciare le persone a casa, per piacere comincino a pensarci”. Capua ha poi osservato che “ogni malattia infettiva ha un periodo di incubazione, durante il quale il soggetto infetto non mostra sintomi” ma ha confermato che “ci si può contagiare anche da un soggetto che non mostra sintomi”.

Illaria Capua foto Sky

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