Covid19 e Calvizie: uno studio conferma un’ evidente correlazione

Covid19 e Calvizie. Uno studio della Brown University accerta una correlazione tra Coronavirus e ormoni androgeni (segno di Gabrin)

Covid19 e Calvizie
Covid19 e Calvizie – Unsplash

Evidenze emergenti suggeriscono che gli uomini calvi possano essere più soggetti a soffrire di gravi sintomi di Covid19.

Il legame è così forte che alcuni ricercatori suggeriscono che la calvizie dovrebbe essere considerata un fattore di rischio chiamato “segno di Gabrin”. Il nome è preso dal primo medico americano a scoprire la correlazione, Frank Gabrin (anch’egli calvo). Purtroppo si è spento per lo stesso male.

L’autore principale dello studio chiave dietro l’associazione di fattori, il professor Carlos Wambier della Brown University, ha fatto una dichiarazione a The Telegraph. “Pensiamo davvero che la calvizie sia un perfetto predittore di gravità”. I dati dall’inizio dello scoppio a Wuhan, in Cina, hanno dimostrato che gli uomini hanno maggiori probabilità di morire dopo aver contratto il coronavirus rispetto alle donne.

Fino a poco tempo fa, gli scienziati non sapevano perché ciò potesse accadere, indicando fattori come lo stile di vita, il fumo e le differenze del sistema immunitario tra i sessi. Ma sempre più credono che potrebbe essere perché gli androgeni – ormoni sessuali maschili come il testosterone – possono svolgere un ruolo non solo nella perdita dei capelli, ma anche nel potenziare la capacità del coronavirus di attaccare le cellule. Ciò potrebbe suggerire che i trattamenti che sopprimono questi ormoni, come quelli usati per la calvizie e malattie come il cancro alla prostata, possano essere usati per rallentare il virus.

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Covid19 e Calvizie: evidenze anche da Spagna e Italia

Covid19 Malattia di Kawasaki
Covid19 – Unsplash

Uno studio condotto in Spagna dal professor Wambier ha rivelato un numero sproporzionatamente alto di uomini con calvizie ricoverati in ospedale con Covid19. Sono ben il 79%.

Uno studio in Veneto fatto su 9.280 pazienti ha scoperto che gli uomini con carcinoma prostatico sottoposti a terapia di deprivazione androgenica – farmaci che riducono i livelli di testosterone – avevano solo un quarto delle probabilità di contrarre il Covid19 rispetto agli uomini con la malattia che erano in trattamento con altre cure.

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