La situazione attuale della pandemia da Covid-19: numeri in forte ascesa

I contagi da Covid-19 nel mondo risultano in forte ascesa: attualmente sono ben 13,8 milioni. Anche i decessi hanno subito un’impennata, raggiungendo le 590mila unità.

Pavia
(Getty Images)

Se il quadro epidemiologico in Italia sembra essere sotto controllo, nel resto del mondo la pandemia ancora imperversa. I numeri del contagio continua a salire vertiginosamente, tanto che sarebbero stati raggiunti secondo le ultime rilevazioni 13,8 milioni di contagio. Anche i decessi totali avrebbero subito un’impennata raggiungendo le 590 mila unità.

Questi i dati riportati dalla Johns Hopkins University, secondo la cui mappa ogni giorno si registrano 200mila casi. Al momento i Paesi più colpiti dall’epidemia non sarebbero all’interno del Vecchio Continente, fatta eccezione per il Regno Unito e la Russia. A destare particolare preoccupazione il Brasile e gli Stati Uniti dove quotidianamente la situazione è sempre più drammatica.

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Covid-19 contagi nel mondo: i numeri aumentano esponenzialmente

Virus contagi sul lavoro fine febbraio maggio morti
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Mentre dalla Cina, centro da cui è partito la pandemia, non giungono più fortunatamente notizie di focolai, nel resto del mondo il quadro epidemiologico continua a peggiorare. I numeri crescono vertiginosamente, tanto che attualmente i contagi sono giunti a 13,8 milioni, mentre i decessi a 590mila unità.

Tramite la mappa della Johns Hopkins University è ben evidente dove il Covid-19 stia colpendo maggiormente. In cima l’America a cui seguono il Brasile e l’India. Dopo una prima fase in cui la Russia sembrava aver contenuto il virus, adesso anche il Paese di Vladimir Putin risulta fra i primi in ordine ai contagi, come anche il Regno Unito. Sud Africa, Messico, Iran e Perù registrano congiuntamente oltre 1 milione di contagi.

La situazione è, dunque, drammatica tanto che Paesi come l’Italia, per preservare l’attuale quadro hanno deciso di bloccare i voli da e per 13 Nazioni, ossia quelle più colpite dal Covid. Ciò in quanto a dire degli esperti, il rischio maggiore che nel Bel Paese ora possa innescarsi una nuova ondata deriverebbe dai cosiddetti casi importati.

Ed infatti, non tutti i Governi hanno attuato politiche stringenti come l’Italia: si veda l’obbligo di indossare dispositivi di sicurezza personale, il distanziamento. Tutte politiche che hanno permesso un contenimento dell’epidemia i cui risultati si stanno vedendo adesso.

Ci sono state Nazioni in cui gli stessi capi hanno professato un disinteresse nei confronti del virus, ritenuto poco più di una banale influenza, che adesso si sta riflettendo sui propri cittadini.

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Protezione Civile
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Si veda il caso del Brasile dove Bolsonaro, ha continuato ad organizzare comizi in piazza radunando centinaia di migliaia di persone in barba a tutte quelle che erano le raccomandazioni della comunità scientifica.

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