Karmine Verola, il ballerino si racconta: “Sono cresciuto guardando Michael Jackson”

L’intervista a Karmine Verola. Il ballerino 30enne ha viaggiato molto portando la sua passione per la danza in giro per il mondo.  

karmine verola

Karmine Verola è un ballerino napoletano conosciuto in Italia e all’estero. Ha partecipato a molti programmi televisivi e spettacoli teatrali. La sua più grande passione è la danza, fin da piccolo è riuscito a coltivare il suo hobby grazie al sostegno dei suoi genitori per ogni sua avventura.

Abbiamo avuto l’occasione di fare qualche domanda al giovane che gentilmente ci ha concesso un’intervista.

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Cosa ti ha spinto a diventare ballerino, avevi questa passione fin da piccolo o è qualcosa che si è evoluta col passare degli anni?

Ho cominciato fin da piccolo all’età di cinque anni. Salivo sul tavolo della cucina e iniziavo a ballare con “Non è la Rai”. Così i miei genitori esausti hanno deciso di iscrivermi ad un corso di salsa.

Qual è il tuo settore?

Io ho cominciato con la salsa. Ma dopo 2 anni di latini ho capito che volevo iniziare a studiare la danza a livello professionale però più sul Modern. Così ho iniziato a studiare Classico e Modern jazz ad un’accademia in provincia di Napoli. Poi grazie ad una tournée ho scoperto lo Street jazz. E da lì ho deciso di lasciare Napoli e trasferirmi a Roma e ho cominciato i miei studi.

Hai preso parte a molti spettacoli in televisione, qual è stata l’esperienza che più ti ha segnato?

Mi hanno segnato tutte in qualche modo. Ma se proprio dovessi scegliere ti direi sicuramente l’ultima alla Rai per il programma di Fiorello VivaRaiPlay. Ho lavorato con una mente, seppure di 60 anni, fresca, nuova bella. Un’altra esperienza che mi ha segnato è quella ad Atene. Ho lavorato lì per 4 anni. Ho fatto da assistente per una coreografa e insegnante greca. Lì i programmi televisivi sono nuovi, originali e erano proprio del mio stile. Mi hanno segnato.

karmine verola

In questo momento così difficile e delicato, la danza ti ha aiutato in qualche modo?

Io ho cercato di trovare il meglio in questa situazione di blocco. Ho cercato di trovare il lato positivo da coltivare. Ho deciso di voler cambiare qualcosa, di agire sul mio settore. Ho lavorato su me stesso e sui cambiamenti che piano piano vorrei apportare sia a livello personale che artistico. Ho fatto una lezione online con una scuola in Spagna, mi sono super divertito, a casa con la cassa dove parlavo al cellulare, leggevo i commenti dei ragazzi che seguivano la lezione, però è stata l’unica lezione. Però non è la stessa cosa. Io ho ballato per me stesso, ho fatto una ricerca più approfondita a livello musicale, ho voluto lavorare sui cambiamenti. Fare lezioni online non lo trovo stimolante sia per i piccoli che per i grandi, sminuisce tutti  i sacrifici che uno ha fatto. La danza è un’arte e va rispettata. Va fatta in sala, con il pavimento giusto, guardando in faccia le persone per poterle correggerle.

Chi è il tuo idolo?

Sono cresciuto guardando i video di Michael Jackson, di Beyoncé, Britney e tanti coreografi del mio stile. Io non sono per avere un idolo, sono per seguire le persone e avere tanta stima. Siamo fortunati ad avere molti coreografi che hanno fatto tanto e sono fonte di ispirazione.

Se dovessi descrivere la danza con tre aggettivi, quali useresti?

Comunicativa, libertà e emozionante

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IL VIDEO DELL’INTERVISTA INTEGRALE

 

Beatrice

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