Silvestro Volpe, primario all’ospedale Moscati di Avellino, fa discutere il web

L’ accorato appello del medico a stare in guardia dal Covid-19 non è passato inosservato agli occhi e alle orecchie di amici e colleghi.

Covid-19 (Getty Images)
Covid-19 (Getty Images)

Sono ormai dieci lunghi mesi che siamo obbligati a convivere con un virus che ancora non ci lascia tregua. Abbiamo dovuto guardare in faccia la paura, combattere le nostre debolezze e a farne le spese sono state milioni di vittime in tutto il mondo. In prima linea, si sa, tanti medici e sanitari costretti a combattere, come nelle più difficili trincee, una guerra improvvisa contro un nemico sconosciuto che attacca alle spalle lasciando impreparati e senza armi.

È con questo stato d’animo che ieri, in un suo post di facebook, il primario di immunoematologia e medicina trasfusionale dell’ospedale Moscati di Avellino – Silvestro Volpe – si è rivolto al buon senso di ognuno con poche, ma severe e accorate parole. È giusto pensare alle festività natalizie che sono alle porte, ma al contempo non bisogna dimenticare che il virus non va in vacanza ed è necessario, soprattutto ora, tenere alta la guardia anche nel rispetto di tutti coloro che non ci sono più.

“Chi ce la fa, ce l’avrebbe fatta anche senza il nostro aiuto”

Silvestro Volpe (Facebook)
Silvestro Volpe (Facebook)

Questo è il racconto di un medico che ogni giorno vede la sofferenza negli occhi di tante vite, che sente addosso il peso di una responsabilità grande e che come uomo, in primis, percepisce il dovere di mettere in luce quanto sta avvenendo negli ospedali italiani e non solo: realtà che spesso non viene colta in pieno da chi ha avuto la fortuna di non finirci dentro. Le sue sono, dunque, parole che sottolineano quanto la situazione, a distanza di quasi un anno, non sia delle migliori vista anche la seconda ondata che stiamo vivendo.

In Italia, nonostante le promesse di un futuro vaccino in grado di arrestare il dilagare della pandemia, siamo ancora lontani da una soluzione certa. La verità è che, ad oggi, non esiste un farmaco specifico contro il Covid-19. Gli scienziati, coadiuvati da medici e da un personale sanitario all’avanguardia, stanno sperimentando soluzioni con medicine già da tempo sul mercato andando a curare le singole sintomatologie; tuttavia si parla di protocolli sanitari e governativi palliativi e che nulla hanno a che fare con una soluzione stabile.

Per questo è d’uopo, come ribadito dal dottor Volpe, stare attenti e cercare di esporsi il meno possibile alle fauci del virus perché fra le vittime si annoverano purtroppo anche persone sanissime che non presentavano alcuna patologia grave pregressa.

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“Ma questo non è un buon motivo per ammalarsi”

post Silvestro Volpe (Facebook)

Infine, visto il gran clamore suscitato, il primario ha voluto rispondere al suo sfogo con un altro post, nel quale ha voluto precisare che né lui né il Moscati si sono arresi nella cura dei pazienti Covid, tanto che hanno riposto tutto il loro impegno nella raccolta del plasma iperimmune. La prevenzione e il buon senso sono le uniche armi che abbiamo, usiamole e bene.

BM

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