Assalto al Congresso: l’accesa telefonata tra Trump e McCarthy

L’ex presidente degli Stati Uniti si rifiutò di arrestare l’insurrezione al Campidoglio dello scorso 6 gennaio. La rivelazione.

Tempi duri per Donald Trump. Isolato dal mondo nel suo resort californiano a Palm Beach e ufficialmente bannato in maniera permanente da Twitter; l’ex presidente repubblicano mostra sempre più nitidamente il lato sovversivo della sua figura politica. Secondo quanto riferisce la CNN, un’accesa telefonata tra Donald Trump e il membro della Camera dei Rappresentanti Kevin McCarthy incastrerebbe ancora una volta l’ex leader repubblicano. Accusato di aver istigato la sommossa al Campidoglio degli Stati Uniti; nuovi dettagli contro la condotta di Donald Trump sarebbero stati svelati proprio alla vigilia della sua sentenza per il processo di impeachment bis per incitamento all’insurrezione.

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La “telefonata infuocata”: il no secco di Donald Trump

Donald Trump
Donald Trump (Getty Images)

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L’emittente televisiva statunitense cita la “telefonata di fuoco” di Donald Trump con Kevin McCarthy. L’acceso diverbio è avvenuto a causa del netto rifiuto dell’allora presidente uscente degli Stati Uniti nel fermare l’assalto al Campidoglio degli Stati Uniti lo scorso 6 gennaio. Stando a quanto riporta la CNN, nonostante la richiesta del leader della Camera Kevin McCarthy, Donald Trump avrebbe risposto un no secco all’invito del leader repubblicano. “Beh, Kevin, immagino che queste persone siano più adirate di te riguardo ai risultati elettorali” – avrebbe replicato Trump, secondo quanto riferiscono i legislatori repubblicani citati dalla CNN.

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Ultras pro-Trump (Getty Images)

Oggi l’ex presidente repubblicano non divulga odio e violenza sui social networks e non twitta. Completamente oscurato sul web, il predecessore di Joe Biden si allontana da Washington senza rinunciare al golf e al supporto dei suoi sostenitori.

Fonte CNN

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