Jeff Bezos: da amazon alla start-up per l’elisir della lunga vita

Il noto imprenditore statunitense ha dichiarato di aver investito in un progetto scientifico finalizzato alla ricerca della longevità.

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Ricercatore (GettyImages)

Jeff Bezos sfida le leggi della natura. Il noto imprenditore statunitense, fondatore e presidente di Amazon, ha recentemente dichiarato di aver investito nello sviluppo di una nuova start-up specializzata nell'”invertire l’invecchiamento. Il nuovo progetto scientifico ha come scopo l’estensione dell’aspettativa di vita attraverso lo sfruttamento dei meccanismi di riproduzione genetica.

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La startu-up dell’immortalità: la scienza può vincere la morte?

 

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Il denaro può comprare l’eternità? Siamo a un passo dalla scoperta della risposta.

Stando a quanto riferito sabato da MIT Technology Review, l’uomo più ricco del mondo ha collaborato a stretto contatto con il miliardario Yuri Milner nel finanziamento della “start-up dell’immortalità. L’imprenditore russo con cittadinanza israeliana ha già versato più di 268 milioni di euro per favorire lo sviluppo di una supporto della rivitalizzare le cellule.  Nello specifico, i ricercatori della nuova società Altos Labs stanno perseguendo la tecnologia di riprogrammazione biologica per il ringiovanimento le cellule: secondo le dichiarazioni di alcuni scienziati, il meccanismo sarà esteso alla rivitalizzazione di interi corpi animali; da lì, il passo di rigenerazione cellulare al corpo umano sarà breve.

Fondata a inizio 2021, Alto Labs ha già raccolto almeno 232 milioni di dollari per lo sviluppo della tecnologia di riprogrammazione biologica. Per giungere all’anelata longevità, l’azienda sta assumendo numerose personalità scientifiche ed accademiche. I compiti principali verteranno sulla ricerca dell’invecchiamento cellulare con particolare attenzione sulle soluzioni per rallentare e prevenire il processo di necrosi (morte cellulare). Agli scienziati verrà offerto 1 milione di dollari di stipendio annuo. Altos Labs finanzierà i ricercatori senza aspettative a breve termine: l’unico obiettivo resta quello di fare “grande scienza“, con la speranza di allargare in futuro le proprie sedi scientifiche nelle località di San Francisco, San Diego, Cambridge, fino al Regno Unito e al Giappone. Qualsiasi trattamento anti-invecchiamento scoperto avrà un valore superiore al miliardo.

Shinya Yamanaka, vincitore del premio Nobel nel 2012 per aver scoperto il processo di riprogrammazione biologica, agirà nell’azienda in ruolo di scienziato senior, oltre a presiedere il suo comitato consultivo scientifico. La recente scoperta di Yamanaka ha già a che fare con il bramato rinnovamento cellulare: con sole quattro proteine le cellule possono essere istruite a tornare a uno stato precedente, con le stesse proprietà delle staminali embrionali. Il grande progetto vanta anche della collaborazione di Carlos Izpisua Belmonte. Anche lo scienziato spagnolo vede nella riprogrammazione biologica un potenziale “elisir di lunga vita”: le aspettative di vita umane potrebbero estendersi fino a 50 anni.

Izpisua Belmonte ha applicato il processo di riprogrammazione biologica ai topi di laboratorio con risultati promettenti.

Laboratorio virus
Ricerca (Getty Images)

Nel progetto sperimentale di alcuni ratti avevano mostrato evidenti segni di ringiovanimento dei loro tessuti, ma altri avevano sviluppato tumori embrionali di natura cancerosa.

Fonte MIT Technology Review

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