Liliana Resinovich, la medaglietta mostrata durante “Chi l’ha Visto?”

Claudio Sterpin, ospite di “Chi l’ha Visto?”, ha spiegato di aver acquistato una medaglietta che avrebbe dovuto regalare a Liliana Resinovich.

Rimane ancora irrisolto il caso di Liliana Resinovich, la donna di 63 anni ritrovata senza vita a Trieste lo scorso 5 gennaio, a quasi un mese dalla sua scomparsa. Le indagini degli investigatori continuano senza sosta, ma sembra che la risoluzione sia ancora lontana.

Liliana Resinovich medaglietta Chi l'ha Visto?
Liliana Resinovich (screenshot Chi l’ha visto?)

Su disposizione della Procura, il medico legale ha effettuato l’autopsia sulla salma della donna, ma dagli accertamenti non sarebbe emerso alcun dettaglio utile. Ieri sera, la trasmissione “Chi l’ha Visto?” è tornata sul caso. In studio ospite Claudio Sterpin, 82enne che in passato aveva avuto una relazione con Liliana con la quale aveva ricucito i rapporti negli ultimi mesi. Sterpin, durante la trasmissione, ha parlato di una medaglietta che aveva acquistato per regalarla alla 63enne.

Caso Liliana Resinovich, Sterpin a “Chi l’ha Visto?”: “Le avevo comprato una medaglietta

Liliana Resinovich medaglietta Chi l'ha Visto?
La medaglietta mostrata dalle telecamere di Chi l’ha visto? (screenshot Chi l’ha visto?)

Ieri sera, la nota trasmissione “Chi l’ha Visto?” si è occupata nuovamente del caso di Liliana Resinovich, la 63enne scomparsa lo scorso 14 dicembre da Trieste e ritrovata senza vita il 5 gennaio in un campo.

In studio è intervenuto anche Claudio Sterpin, ex podista che in passato aveva avuto una relazione con la 63enne. L’82enne ha spiegato di aver riallacciato i rapporti negli ultimi mesi con Liliana tanto aveva acquistato una medaglietta che avrebbe dovuto regalarle nel weekend del 19 dicembre, qualche giorno dopo la scomparsa della donna. Una medaglietta, mostrata alle telecamere del programma che riportava una data precisa: 19 dicembre 1981, quando i due erano stati insieme.

Quanto raccontato dall’ex podista, assistito dall’avvocato Nicodemo Gentile, però, non aggiungerebbe al momento nuove elementi utili per le indagini.

Ad oggi, scrive la redazione de Il Fatto Quotidiano, non ci sono persone iscritte sul registro degli indagati, ma gli inquirenti non escluderebbero alcuna ipotesi, comprese quelle dell’omicidio e del suicidio. Dall’autopsia non sono emerse tracce di violenza sul corpo della 63enne, rinvenuto all’interno di due sacchi dell’immondizia nel parco di San Giovanni.

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