“Dovete lasciare la scuola”. Panico ad Amici 21: tre allievi ridotti in lacrime

Amici di Maria De Filippi: lacrime e dolore, l’ultimo daytime del programma ha lasciato tutti senza parole. Il provvedimento disciplinare ha spiazzato tutti

La situazione ad Amici di Maria De Filippi è decisamente sfuggita di mano. Negli ultimi tempi, gli insegnanti della scuola hanno fatto aggiungere diversi banchi in più e al serale dovranno arrivarci soltanto in quattordici, considerando che le puntate non saranno poi così tante. Per questo motivo, qualcuno dovrà essere mandato a casa in vista delle prossime settimane.

Amici
Amici (screenshot video)

Durante l’ultima puntata, sono stati convocati sette concorrenti che hanno ricevuto un rimprovero ben preciso: perdono troppo tempo in casetta e, secondo i professori, dovrebbero lavorare un po’ di più. Proprio per questo motivo, gli allievi sono stati sottoposti ad una gara e gli ultimi classificati avrebbero dovuto abbandonare subito la scuola.

Amici 21, tre allievi eliminati: poi il colpo di scena

Amici
Amici (screenshot video)

I ragazzi hanno avuto un terribile crollo dopo aver appreso questa decisione del programma. Alla fine, gli ultimi classificati, sono stati Nunzio, Christian e Calma. Ai tre ragazzi è stata comunicata la drastica scelta: avrebbero dovuto abbandonare subito la casa. Tra le lacrime, hanno salutato gli allievi con cui hanno trascorso tutti questi mesi di programma. Poi, con la rabbia per quanto accaduto, si sono recati in sala prove dove sono stati raggiunti da Alessandra Celentano e da Rudy Zerbi, che li hanno spiazzati decidendo di dare loro una seconda possibilità.

Sui social le polemiche non sono mancate per gli ultimi eventi accaduti all’interno del talent show più amato d’Italia. In molti fanno notare che, fino ad un paio di anni fa, i ragazzi trascorrevano tutto il periodo del pomeridiano in hotel. Senza telecamere, dove avevano la possibilità di fare quello che volevano e di utilizzare il loro tempo libero come meglio credevano. I ragazzi di quest’anno, invece, trascorrono tutti i sei mesi sotto pressione. Anche se questo scherzo aveva come obiettivo di inculcare loro una lezione, probabilmente non è servito perché i sette ragazzi sono convinti di non aver fatto niente di male questa volta e di non meritare un simile provvedimento.

Impostazioni privacy