Monete da 500 Lire, se ne avete conservata qualcuna potete iniziare a festeggiare!

Avete mai provato a controllare nella vostra soffitta e vedere se conservate ancora monete da 500 Lire? Vale la pena in termini di guadagno.

Gli esperti di numismatica hanno annoverato da tempo le leggendarie monete del vecchio conio, nella classifica delle cosiddette “Monete Rare“.

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Due esemplari di 500 Lire (Instagram)

Naturalmente è della Lira che si parla e in particolar modo di quegli esemplari che per lunghi anni hanno rappresentato la nostra adolescenza. Si tratta della 500 Lire, tra i gettoni in argento più utilizzati all’epoca.

Dai beni di prima necessità agli ascensori, la 500 Lire ha avuto insomma la sua importanza nel campo commerciale. Oggi grazie all’attenzione dei collezionisti, questo nostalgico esemplare torna di moda tra noi.

Non si tratta di un ritorno al vecchio conio, bensì ad una possibilità di guadagno che ne potremmo ricavare qualora avessimo conservato qualche gioiellino in soffitta

Monete Rare, la 500 Lire torna così di moda: il valore stratosferico che si nasconde dietro

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Nella classifica delle Monete Rare, oggi molto appetibili per i collezionisti rientra senz’altro la moneta da 500 Lire.

Abbiamo speso fiumi di parole per far capire a tutti quanto è importante, oggi avere ancora conservato qualche esemplare di questo tipo. Magari al tempo, qualcuno si sarà pur dimenticato di convertirli in euro, ma ora, a distanza di oltre venti anni, possederle è diventato una vera e propria fortuna.

Gli esperti dunque selezionano la moneta da 500 Lire, tra le più appetibili e succulente in termini di guadagno. Basterebbe rivolgersi ad un ‘genio’ in materia per capire fin dove è possibile arrivare, in termini di cifre, a ricavare da una presunta vendita all’asta.

Insomma se possedete in soffitta o nel fondo dei vostri cassetti una 500 Lire raffigurante una “Caravella“, piuttosto che il volto di “Dante Alighieri” potete iniziare a festeggiare!

Come per tutti gli esemplari leggendari anche per loro vale il medesimo principio sulle caratteristiche della coniatura. Più l’esemplare presenta una tiratura precisa, minore è il successo in termini di ricavi.

Contrariamente a quanto affermato, è abbastanza logico che tra le nostre mani è necessario avere un gioiellino con almeno un ‘errore di conio’.

Tenendo conto dunque di queste caratteristiche figurative, i collezionisti potrebbero arrivare a considerare la moneta da 500 Lire con la “Caravella” fino ad un tetto massimo di ricavo, pari a 12.000 euro!

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Per quanto riguarda invece la moneta con il volto di Dante Alighieri, tra errori di coniatura e rigature varie, il suo costo potrebbe arrivare a toccare anche i 4.000 euro!

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