Strage in un campeggio: 23enne uccide una famiglia in tenda. A salvarsi solo un bimbo di 9 anni

Tragedia in un campeggio dello stato dell’Iowa. Un 23enne ha ucciso a sangue freddo una bambina di appena 6 anni e i suoi genitori. A salvarsi dalla strage solo il fratellino più grande
tragedia in campeggio
foto da Pixabay
Il fatto è accaduto lo scorso mese in un campeggio dell’Iowa, negli Stati Uniti. Qui, un 23enne ha ucciso 3 componenti dello stesso nucleo familiare, padre, madre e figlia di 6 anni, che stavano trascorrendo qualche giorno di vacanza in tenda. A salvarsi solo il fratellino più grande, un bimbo di 9 anni, unico superstite.

L’assassino avrebbe utilizzato diverse armi e modalità per uccidere le vittime. La dinamica

A distanza di quasi due settimane, sono stati resi noti i risultati dell’esame autoptico eseguito sui corpi della famiglia Schmidt. Il padre, Tyler, sarebbe morto per una serie di ferite e lesioni provocare da un oggetto affilato, con il quale sarebbe stato più volte trafitto; per lui sarebbe stata letale, inoltre, anche una ferita di arma da fuoco.
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foto da Pixabay
Sarah, sua moglie, sarebbe deceduta, invece, a causa di una serie di spari. I due, marito e moglie, erano coetanei ed avevano 42 anni circa. La loro bambina, Lula, avrebbe riportato oltre ad gravi ferite multiple da arma da fuoco, anche i segni di uno strangolamento.

Il fratellino rimasto illeso e le generalità dell’assassino

Il figlio più grande della coppia è miracolosamente rimasto illeso dall’aggressione, probabilmente, infatti, in quel momento il bimbo non era presente in tenda insieme agli altri e questo ha permesso al piccolo di salvarsi.
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foto da Pixabay
Le forze dell’ordine hanno accertato l’identità dell’assassino. Il suo nome era Anthony Sherwin.
Il ragazzo, un giovane di 23 anni, era originario del Nebraska. Anche lui è deceduto. Si sarebbe suicidato dopo aver ucciso brutalmente gli Schmidt. Su di lui non si sa molto, anzi. La polizia ci tiene, al momento, a mantenere massima riservatezza sui motivi che avrebbero portato l’aggressore ad agire in questo modo, cercando di non divulgare alcune informazioni riguardanti soprattutto il profilo del killer, pur ammettendo di sapere diversi e fondamentali dettagli. Anche lui lo scorso 22 luglio, stava soggiornando al campeggio del Maquoketa Caves State Park.
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