Coronavirus, c’è la prima vittima in Italia

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(Getty Images)

C’è la prima vittima in Italia per Coronavirus. L’uomo di 78 anni di Monselice, in provincia di Padova, risultato positivo al Coronavirus, è spirato nella serata di venerdì poco dopo le 22,45.

Purtroppo è arrivata la notizia che nessuno voleva: c’è il primo morto in Italia per il Coronavirus. Si tratta di un uomo di 78 anni. La persona risultata positiva al Coronavirus si è spenta nella serata del 21 di febbraio  poco dopo le 22.45 nel nosocomio in provincia di Padova: è uno dei due pazienti positivi al Coronavirus.

La notizia è stata confermata all’Ansa da parte del governatore Luca Zaia. Al momento sono quindici i contagiati in Lombardia, nel Lodigiano, e uno in Veneto, nel Padovano.

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La morte del contagiato all’ospedale di Padova è stato confermato all’ANSA dal governatore Luca Zaia.

Il paziente deceduto per Coronavirus  era un muratore in pensione. La persona che è deceduta, era ricoverata già da parecchi giorni per precedenti patologie ed è spirato  questa sera all’ospedale di Schiavonia (Padova). “Non c’è stato neppure il tempo per poterlo trasferire” ha commentato il governatore del Veneto ai microfoni dei giornalisti.

Sono già passati due mesi dal primo caso scoperto a  Wuhan. Dopo 60 giorni dunque  il Coronavirus è esploso anche in Italia. Al momento, sono 17 sono i contagiati individuati tra Lombardia e Veneto in meno di 24 ore, ma tantissime persone che hanno avuto contatti diretti con loro sono in attesa di conoscere i risultati dei test e più di 50mila cittadini in provincia di Lodi sono, di fatto, in quarantena rinchiusi nelle loro case.

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Allo Spallanzani di Roma risulta guarito il giovane ricercatore che era stato ricoverato per Coronavirus: “Risulta persistentemente negativo al test sul coronavirus”. E’ ancora in osservazione dunque  Niccolò il ragazzo di Grado riportato in Italia da Wuhan.

Intanto sono migliorate  le condizioni della coppia di cinesi positivi ricoverati, soprattutto quelle dell’uomo. E sono usciti dalla quarantena i 55 connazionali che erano stati rimpatriati da Wuhan ed erano stati tenuti in isolamento alla Cecchignola.

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