Coronavirus: sintomi e cosa fare in caso di sospetto contagio

In Lombardia sono stati registrati i primi casi di contagio da nuovo coronavirus: quali sono i sintomi e cosa fare in caso di sospetto.

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In Lombardia si sono registrati sei casi di contagio da nuovo coronavirus. A darne comunicazione nel corso di una conferenza stampa l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Giulio Gallera. Si tratterebbe di un uomo di 38 anni, attualmente ricoverato presso l’ospedale di Codogno, la moglie ed un amico. Invece gli altri tre potrebbero essere soggetti entrati in contatto con il 38enne.

La paura e l’allerta, dunque, salgono. Ma quali sono i sintomi? Cosa fare in caso di sospetto contagio? Tutto quello che c’è da sapere.

Coronavirus, quali sono i sintomi e cosa fare in caso di sospetto contagio

Al momento i comuni italiani interessati dal contagio da nuovo coronavirus sono Castiglione D’Adda, Casalpusterlengo e Codogno. Per tale ragione la Lombardia ha invitato, chiunque sospetti di essere stato infettato dal 2019-nCoV a contattare il 112. Per il resto d’Italia, invece, il numero da chiamare è il 1500. In seguito a ciò, un gruppo di sanitari si recherà nel domicilio del richiedente aiuto per effettuare tutti i controlli del caso.

Cosa fare se si sospetta un contagio? Orbene, i consigli del Ministero sono sostanzialmente due: indossare mascherina e chiamare il numero poc’anzi indicato (1500). Importante è anche utilizzare fazzoletti usa e getta e lavare spesso le mani.

Come si trasmette il 2019-nCoV? Il nuovo coronavirus si trasmette tramite contatto diretto o aerosol. Nel primo caso, le gocce di respiro provocate da un colpo di tosse, uno starnuto o della saliva di un soggetto infetto possono causare la trasmissione se vengono inalate da altro sano. Nel secondo caso, da poco scoperto, non si parla più di contatto diretto, ma della possibilità che le gocce di respiro rimangano sospese nell’ambiente. Se inalate provocheranno anch’esse il contagio.

Quali sono i sintomi? I sintomi sono molto simili a quelli influenzali. Per tale ragione bisognerebbe evitare allarmismi. In ogni caso, si parla di febbre, tosse, difficoltà respiratorie e nei casi più gravi di polmonite.

Purtroppo al momento non esiste una cura specifica. In caso di polmonite grave, l’ipotesi terapeutica più opportuna rimane l’Ecmo, l’ossigenazione extracorporea. Da un punto di vista farmacologico, invece, riporta La Repubblica, pare che molto efficaci siano i farmaci utilizzati per la cura di altri virus: Hiv, Ebola, SARS.

Il presente articolo non ha carattere medico, ma uno scopo esclusivamente narrativo. Per tale ragione vi consigliamo di rivolgervi ad un medico qualora doveste riscontrare l’insorgenza di qualsiasi problematica legata all’argomento in questione.

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