Coronavirus, il direttore del Sacco di Milano: “L’epidemia zero del terzo millennio”

Il noto virologo Massimo Galli nel corso di una video intervista ha indicato quella da coronavirus come l’epidemia zero del terzo millennio.

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(Getty Images)

Il direttore del reparto malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, Massimo Galli, ha rilasciato una video intervista al Corriere della Sera. L’esperto ha definito quella da coronavirus come l’epidemia zero del terzo millennio anche se ad essere coinvolti sono Paesi con sistemi sanitari evoluti. Ha, inoltre, affermato che a suo parere il virus si diffondeva in sordina in Italia già da qualche settimana.

Coronavirus, il parere del virologo Massimo Galli: “Il virus circolava sotto traccia in Italia da qualche settimana

Il virus circolava in sordina in Italia già da qualche settimana, ancor prima che si limitassero i voli da e per la Cina. Questa l’ipotesi più concreta, secondo il virologo Massimo Galli, in ordine all’epidemia da 2019-nCoV che sta flagellando l’Italia. Il direttore del reparto malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano, nel corso di una video intervista rilasciata al Corriere della Sera ha espresso il proprio parere in merito al drammatico quadro sanitario di questo periodo.

L’esperto virologo ha affermato: “Noi ci siamo preparati in un paio di centri in Italia, Spallanzani e Sacco, a fronteggiare questo tipo di emergenze in una dimensione di scala che non è questa”. Ed ancora: “In una situazione che prevedeva la possibilità di circoscrivere focolai limitati di infezione – riporta Il Corriere della Serae soprattutto di gestire eventuali casi importati individuati in partenza. Questa è da un certo punto di vista l’epidemia zero del terzo millennio per un sistema sanitario anche evoluto“.

Massimo Galli ha poi proseguito dicendo: “La mia ipotesi è che il virus circoli sotto traccia in Italia da qualche settimana. La mia ipotesi è che sia sfuggito di conseguenza prima ancora che fossero messe in atto le misure per le quali l’Italia è stata criticata, di limitazione dei voli dalla Cina“. Il direttore del reparto malattie infettive dell’ospedale Sacco di Milano ha poi concluso dicendo: “Quello che è stato fatto dalle autorità regionaliriporta Il Corriere della Sera- credo fosse il minimo di quello che si poteva tentare fare“.

Coronavirus, i casi di contagio in Italia e le drastiche decisioni

Intanto, in Italia, dall’inizio dell’emergenza ad oggi si sono registrati oltre mille casi di contagio. Il Paese ha iniziato ad essere oggetto di drastiche misure. La prima riguarda la decisione dell’American Airlines di sospendere i voli da e per l’Italia sino al 24 aprile, quando si crede che l’emergenza sarà domata. Intanto all’interno dei confini del Bel Paese numerose sono le possibilità di aggregazione limitate: prime fra tutte le partite di Serie A. Nella giornata odierna, infatti, cinque match tra cui la tanto attesa sfida tra Juventus ed Inter hanno subito un rinvio.

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